Telefonata Biden-Xi: il presidente Usa attacca su Xinjiang, Hong Kong, Taiwan e commercio

Primo contatto tra i due leader. La nuova amministrazione vuole proseguire la politica dura di Trump, ma con un diverso approccio. Washington: coinvolgere alleati e partner nell’Indo-Pacifico. Creata task force per la Cina al Pentagono. Navi da guerra Usa continuano a sfidare gli interessi cinesi.  


Washington (AsiaNews/Agenzie) – Repressione dei musulmani uiguri nello Xinjiang; soppressione delle libertà democratiche a Hong Kong; azioni aggressive nei confronti di Taiwan; pratiche commerciali scorrette. Nella sua prima telefonata con Xi Jinping, il nuovo presidente Usa Joe Biden ha attaccato su più fronti il suo omologo cinese: una linea molto simile a quella adottata dal suo predecessore Donald Trump nei quattro anni scorsi. Il contatto telefonico è avvenuto ieri: un gesto di cortesia di Biden alla vigilia del Capodanno cinese, che cade domani.

Di fronte alle critiche di Biden, Xi ha risposto come da copione: Xinjiang, Hong Kong e Taiwan sono affari interni alla Cina e Washington non deve intromettersi. Secondo quanto riportato dai media di Stato cinesi, il leader di Pechino ha ammonito che un conflitto sarebbe disastroso per entrambe le parti.

Pochi giorni fa, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha affermato che Trump ha fatto bene a seguire una politica più dura verso la Cina. Rispetto all’ex inquilino della Casa Bianca, la nuova amministrazione vuole promuovere però un approccio più coordinato con alleati e partner della regione.

Washington ha ribadito che continuerà a proteggere gli interessi del Giappone rispetto alle isole Senkaku. Gli atolli nel Mar Cinese orientale sono amministrati da Tokyo, ma rivendicati dalla Cina (che li chiama Diaoyu). Nei suoi colloqui con i leader di India e Australia, Biden ha sottolineato la sua volontà di lavorare per promuove un Indo-Pacifico “libero e aperto”. Ieri Hsiao Bi-khim, rappresentante di Taiwan negli Usa, ha incontrato Sung Kim, un alto funzionario del dipartimento di Stato. I due hanno sottolineato la necessità di approfondire i legami tra i due Paesi.

La telefonata tra Biden e Xi è arrivata poche ore dopo che il presidente Usa ha annunciato la creazione di un task force del Pentagono per rivedere la strategia verso la Cina. Nel frattempo, navi statunitensi continuano a operare nelle aree “calde” dell’Asia orientale. Due portaerei Usa (Theodore Roosevelt e Nimitz) navigano nel Mar Cinese meridionale; l’8 febbraio il cacciatorpediniere John S. McCain si è avvicinato alle isole Paracel, in parte occupate dalla Cina ma rivendiate da altri Paesi della regione. La scorsa settimana, una nave da guerra di Washington ha attraversato lo Stretto di Taiwan: la prima volta che accade durante la presidenza Biden.