Nel primo venerdì di Quaresima la preghiera per le vittime degli abusi
di Nirmala Carvalho

Per iniziativa della Conferenza episcopale una Giornata per esprimere vicinanza alle vittime degli abusi sessuali sui minori e sensibilizzare i fedeli al problema. Suor Arina Gonsalves della Pontificia Commissione per la protezione dei minori: "Un momento per rendere consapevoli di una piaga che continua nella nostra società, soprattutto nel mondo digitale. E per riaffermare la tolleranza zero sugli abusi nelle strutture ecclesiali"


Mumbai (AsiaNews) - Per la Chiesa cattolica dell'India ogni anno il primo venerdì di Quaresima è la Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti degli abusi. Per l'occasione suor Arina Gonsalves, della congregazione delle Religiose di Gesù e Maria (RJM) e membro della Pontificia Commissione per la protezione dei minori, spiega ad AsiaNews il significato di questo appuntamento.

“Pregare per le vittime e i superstiti degli abusi nel primo venerdì di Quaresima - commenta - è una buona pratica per rendere i fedeli consapevoli del trauma emotivo e spirituale che i superstiti si portano dietro nella propria vita. Ci aiuta a capire che abbiamo fallito nel proteggere e salvaguardare i minori dagli abusi sessuali. Pregare con questa intenzione - aggiunge - offre sostegno alle vittime nel loro cammino per guarire dalle proprie ferite. Inoltre aiuta le loro famiglie a essere comprese nei loro sentimenti di dolore e delusione. Infine rende consapevoli le nostre comunità della realtà degli abusi sessuali sui minori e sugli adulti vulnerabili, che continuano nella nostra società soprattutto nel mondo digitale”.

Suor Arina Gonsalves, che è anche membro del gruppo di esperti per la protezione dei bambini dell'arcidiocesi di Mumbai, ricorda anche quanto è stato fatto dalla Chiesa cattolica indiana in questo senso. “Come presidente della Conferenza episcopale - sottolinea – il cardinale Oswald Gracias ha offerto linee-guida chiare riguardo agli abusi sessuali nei confronti dei minori nelle nostre istituzioni ecclesiastiche. Ha anche chiesto a tutti i vescovi e ai leader religiosi della Chiesa cattolica indiana di attuare nelle proprie diocesi linee guida e politiche di salvaguardia. Ha applicato l'indicazione della tolleranza zero voluta da Papa Francesco. E in tutte le istituzioni dell'arcidiocesi di Mumbai seguiamo la politica della protezione dei minori richiesta dal Protection of Children from Sexual Offences Act, approvato dal parlamento indiano nel 2012”.