Hong Kong: un quarto dei laureati sotto i 35 anni vuole trasferirsi all’estero

Di questi il 16% non ha intenzione di ritornare. Il 34,9% vuole lasciare la città per motivi politico-sociali; il 38,1% è pronto a rientrare se migliora la protezione delle libertà personali. La legge sulla sicurezza non ha favorito le condizioni di business. Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda le mete preferite.


Hong Kong (AsiaNews) – Un quarto dei laureati sotto i 35 anni progetta di trasferirsi all’estero per lavoro. Di questi il 16% non ha intenzione di ritornare nella città; il 12,6% è pronto a rientrare, ma solo se prima ottiene una nuova nazionalità.

Lo rivela un’indagine pubblicata ieri da Youth Ideas, centro di ricerche legato alle principali organizzazioni giovanili dell’ex colonia britannica. La ricerca è stata svolta su un campione di 1.135 under 35: due terzi con un reddito di 20mila dollari di Hong Kong e circa il 15% con un guadagno mensile di 40mila dollari HK.

Il 34,9% degli intervistati ha dichiarato di voler lasciare la città per motivi politico-sociali; il 38,1% è disponibile a tornare se fosse garantita una migliore protezione delle libertà personali. Da metà 2019, quando sono scoppiate massicce manifestazioni pro-democrazia, le autorità cittadine e quelle centrali hanno intensificato la repressione del dissenso.

Secondo una ricerca condotta nel 2019 dall’Ufficio cittadino per il lavoro, entro il 2027 la città avrà un deficit di manodopera pari a 169.700 unità. Altre stime parlano di una carenza di 34.600 laureati.

I dati dello studio smentiscono quanto dichiarato dall’esecutivo di Carrie Lam, secondo cui l’approvazione della draconiana legge sulla sicurezza voluta da Pechino ha migliorato le condizioni di business nella città.

Le destinazioni preferite per chi vuole lasciare la città sono Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Europa e Americhe. Dopo il varo del provvedimento in giugno, diversi Paesi, soprattutto Gran Bretagna e Canada, hanno adottato misure per facilitare l’ingresso di cittadini di Hong Kong che intendono abbandonare la città.

Da gennaio Londra permette ai possessori del passaporto nazionale estero britannico di presentare domanda per vivere e lavorare in Gran Bretagna. Ne possono beneficiare circa 2,9 milioni di abitanti di Hong Kong, più 2,3 milioni di persone a loro carico. Da luglio a gennaio 7mila residenti hanno abbandonato la città per trasferirsi nel Regno Unito. Le autorità britanniche si aspettano di ricevere 154mila domande quest’anno; 322mila nei prossimi cinque anni. Pechino e l’esecutivo locale hanno definito la mossa dell’amministrazione Johnson una grave “intromissione” negli affari interni del Paese.