Caucaso, a causa del Covid, sepolture contro gli usi musulmani
di Vladimir Rozanskij

Nella regione Kabardino-Balkaria, i morti da Covid vengono in sacchi di polietilene e in bare chiuse, dopo aver trattato salma e bara con il cloro. Ma i musulmani seppelliscono i loro morti avvolgendoli in un lenzuolo, deponendoli nella nuda terra, con il volto rivolto verso la Mecca. In Kabardino-Balkaria sono deceduti solo 391 pazienti anche se la mortalità nella regione è aumentata del 20%.


Mosca (AsiaNews) - Un’accesa discussione sulle sepolture delle persone decedute per coronavirus sta dividendo in questi giorni gli abitanti della Kabardino-Balkaria. La regione del Caucaso settentrionale appartiene alla Federazione Russa, ed ha una popolazione a maggioranza islamica. Nonostante le recenti disposizioni delle autorità sanitarie a livello nazionale, i defunti da Covid vengono qui sepolti in sacchi di polietilene e in bare chiuse, dopo aver trattato salma e bara con il cloro. Ma ciò suscita forti reazioni negative da parte dei musulmani, che seppelliscono le salme avvolte in un lenzuolo.

Già in febbraio il centro Memorial, che si occupa della difesa dei diritti umani, si è rivolto alla procura della regione per verificare possibili violazioni dei diritti dei parenti musulmani dei defunti a causa del Covid-19. Gli abitanti della Kabardino-Balkaria si lamentano della mancata osservanza delle tradizioni religiose, e raccontano che negli ospedali e negli obitori della zona vengono obbligati all’acquisto delle bare. Non viene loro permesso nemmeno di mantenerle aperte per il commiato con il defunto.

Secondo i rappresentanti di Memorial, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva già chiarito fin da marzo 2020 che i corpi dei pazienti, deceduti per il coronavirus, non costituiscono pericolo epidemiologico. Anche l’agenzia russa preposta (il Rospotrebnadzor) ha quindi permesso di seppellire i morti nelle bare aperte, ma nel Caucaso tali disposizioni vengono ignorate.

Alcuni abitanti della Kabardino-Balkaria hanno raccontato al sito Kavkaz.Realii che gli ospedali approfittano dell’emergenza-Covid per far seppellire in bare chiuse anche pazienti deceduti per altre cause, come polmoniti o infarti, su cui spesso vengono applicati protocolli di cura molto sommari. Una donna che ha perso la madre ha riferito che le è stato addirittura chiesto se voleva una bara musulmana o cristiana, quando è noto che i musulmani non usano le bare e seppelliscono i loro morti avvolgendoli in un lenzuolo, e così deponendoli nella nuda terra, con il volto rivolto verso la Mecca. Anche la sanificazione con il cloro contraddice le regole di purificazione della religione islamica.

La portavoce del ministero della salute della Kabardino-Balkaria, Elena Kushkhova, ha fornito alcune spiegazioni: le disposizioni federali sono “soltanto orientative, e comunque non c’è un obbligo formale di seppellire i musulmani nelle bare; per precauzione i defunti vengono trattati e avvolti nel polietilene, e per evitare sgocciolamenti di liquidi mortuari vengono riposti in semplici casse di legno”. La Kushkhova sostiene che tale procedura è stata concordata “con esperti dell’islam, che assicurano che non contravviene alle regole religiose; i parenti possono avvolgere nel lenzuolo il corpo chiuso nel polietilene”.

Secondo i dati ufficiali, dall’inizio della pandemia di Covid-19, in Kabardino-Balkaria sono deceduti solo 391 pazienti anche se la mortalità nella regione è aumentata del 20%, su una popolazione di poco meno di un milione di abitanti. I morti per Covid sono probabilmente molto di più, ma il trattamento dei dati è piuttosto dubbio in tutta la Russia, in particolare nelle regioni asiatiche (il Caucaso è al confine tra Europa e Asia), le più negazioniste rispetto alla pandemia.