La sorella di Kim Jong-un minaccia Seoul e Washington

Sotto accusa le esercitazioni militari tra il Sud e gli Stati Uniti. A rischio l’accordo militare intercoreano. Pyongyang vuole chiudere il proprio ufficio incaricato del dialogo con i sudcoreani. Assenza di comunicazioni tra il regime nordcoreano e l’amministrazione Biden.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord minaccia di ritirarsi da un accordo militare con il Sud e di chiudere un proprio organismo responsabile per il dialogo intercoreano se Seoul e gli Usa non metteranno fine alle loro esercitazioni militari. È quanto scrive oggi il governativo Rodong Sinmun, riportando le parole di Kim Yo-jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un.

È la prima volta che la leadership nordcoreana si rivolge in modo diretto all’amministrazione di Joe Biden, entrata in carica a gennaio. La dura dichiarazione arriva a due giorni dalla visita in Corea del Sud del segretario di Stato Usa Antony Blinken e del suo collega alla Difesa Lloyd Austin. Il 14 marzo la Casa Bianca aveva anche affermato di aver provato a contattare Pyongyang, senza ricevere però alcuna risposta.

Secondo Kim Yo-jong, le manovre in corso tra le forze sudcoreane e statunitensi sono “una prova d’invasione”, ciò malgrado esse siano condotte con effettivi minimi e per lo più attraverso simulazioni al computer a causa del Covid-19. In caso di ulteriori provocazioni, ella ha detto che il Nord non rispetterà più il patto del settembre 2018, concordato con Seoul per allentare le tensioni lungo il confine. Alle condizioni attuali, ha aggiunto Kim Yo-jong, non vi è nemmeno motivo per mantenere in piedi il Comitato per la riunificazione pacifica del Paese, incaricato del dialogo con i sudcoreani e di gestire gli affari frontalieri.

In gennaio, durante un raro congresso del Partito dei lavoratori (al potere in Corea del Nord dalla fine della Seconda guerra mondiale), Kim Jong-un ha detto che le discussioni di pace con il Sud potranno riprendere solo se Seoul e Washington rinunceranno alle loro esercitazioni militari. Il dialogo tra le due Coree si è interrotto all’inizio del 2019, dopo il fallimento dei negoziati tra Pyongyang e l’amministrazione Trump per mettere fine al programma nucleare nordcoreano. Lo scorso giugno, quando il Nord ha fatto saltare in aria un ufficio di contatto nella città frontaliera di Kaesong, i rapporti tra i due governi hanno subito un ulteriore contraccolpo.