Kim alza il tiro contro Biden: testati due missili balistici

Ai nordcoreani è vietato il possesso e l’uso di queste armi. Il 21 marzo Pyongyang ha sparato due vettori da crociera. Washington: il lancio conferma la minaccia rappresentata dal regime di Kim. Gli Usa stanno rivedendo la loro politica verso la Corea del Nord. Il ruolo di Pechino.


Pyongyang (AsiaNews) – Stamane nel Mar del Giappone la Corea del Nord ha lanciato due missili, con ogni probabilità di tipo balistico e a corto raggio: il secondo test missilistico in pochi giorni. Lo hanno reso noto i comandi militari di Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone.  

Il 21 marzo Pyongyang ha sparato al largo della sua costa occidentale due missili da crociera o due salve di artiglieria. L’ultimo lancio effettuato dal regime di Kim Jong-un risaliva a circa un anno fa. Tokyo e Seoul hanno condannato il test balistico; Secondo il Pentagono, esso mette in luce la minaccia che il programma militare nordcoreano rappresenta per la comunità internazionale.

Per la maggior parte degli analisti, Kim sta saggiando le intenzioni dell’amministrazione Biden, impegnata in una revisione della politica nazionale verso la Corea del  Nord. Il presidente Usa ha minimizzato il lancio di domenica scorsa: Washington ha sottolineato che in base alle risoluzioni delle Nazioni Unite ai nordcoreani è vietato il possesso e l’uso di missili balistici, non di quelli da crociera.

La Corea del Nord è isolata dalla comunità internazionale (tranne che dalla Cina e in parte dalla Russia), e sottoposta da anni a sanzioni internazionali per il suo programma nucleare e missilistico. Dalla fine del 2017, nel quadro dei negoziati con Donald Trump, il presidente Usa allora in carica, Pyongyang ha  decretato in modo unilaterale una moratoria sugli esperimenti nucleari e i test balistici a lungo raggio.

Il dialogo tra Washington e il regime di Kim è in una fase di stasi. Per tornare ai colloqui sulla denuclearizzazione, i nordcoreani chiedono che gli Stati Uniti abbandonino la politica aggressiva nei loro confronti.

Pyongyang ha dato il via all’escalation missilistica subito dopo la chiusura di un teso vertice in Alaska tra Usa e Cina. Il 23 marzo Kim e il presidente cinese Xi Jinping si sono scambiati poi messaggi in cui hanno riaffermato la “tradizionale amicizia” tra i loro Paesi. Il leader nordcoreano ha espresso l’auspicio per una più forte “unità e cooperazione” con Pechino di fronte alle sfide poste da “forze ostili”.