Continuano le manifestazioni in Myanmar. La frustrazione violenta della giunta
di Francis Khoo Thwe

Almeno 8 morti ieri. Il bilancio fino ad ora è di 521 uccisi e 2608 arresti. Ieri notte, veglie a lume di candela in molte città; stamane all’alba manifestazione nello Stato Kachin. I gruppi armati etnici dei Karen e dei Kachin entrano nella lotta. Raid aereo della giunta contro una zona di ricerca dell’oro, curata da Karen e cinesi.


Yangon (AsiaNews) – Non si fermano le manifestazioni contro il colpo di Stato nel Paese. E anche se le forze di sicurezza della giunta colpiscono, uccidono, bruciano, arrestano, subito dopo, negli stessi luoghi delle violenze, riappaiono i manifestanti.

Ieri, dopo che in molte città centinaia di migliaia sono usciti a dimostrare, i soldati hanno ucciso almeno 8 persone. A Kawthaung, nel sud, un giovane è stato ucciso con un proiettile alla testa (foto 1); a Bago un impiegato di banca è stato ucciso a bruciapelo; a Mandalay è stato ucciso un manifestante; a Muse (Stato Shan) un uomo è stato ucciso con un proiettile in testa; a Myitkyina (Stato Kachin) un giovane è stato colpito fatalmente in un negozio.

Nonostante ciò, già ieri sera in alcune città sono state organizzate veglie a lume di candela in onore degli eroi caduti e in dispregio del coprifuoco voluto dalla giunta. A Moegaung (Stato Kachin) vi è stata una manifestazione alle prime luci dell’alba.

Secondo l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici, fino a ieri il bilancio delle vittime è di 521 uccisi.  Il totale degli arrestati per manifestazioni e attivismo è di 2608. Di questi, finora sono stati condannati solo 37; vi sono poi 120 mandati di arresto per persone scomparse o fuggite.

Cresce anche il coinvolgimento dei gruppi armati etnici nella lotta contro la giunta.

Stamattina, il Kia (Kachin Independence Army) ha attaccato una stazione di polizia.

La situazione più difficile rimane quella dei Karen. Dallo scorso weekend, aerei della giunta compiono raid e bombardamenti contro alcuni villaggi controllati dal Knu (Karen National Union), uccidendo una diecina di persone. Il Knu afferma che gli aerei colpiscono anche scuole e case. Più di 10mila Karen sono fuggiti a causa degli attacchi (foto 2).  Duemila hanno cercato di attraversare il confine con la Thailandia, ma sono stati rimandati indietro.

Il Knu ha chiesto al governo thai e alla comunità internazionale di offrire aiuti umanitari e protezione per gli sfollati. Esso domanda anche ai Paesi di non riconoscere la giunta e tagliare con essa tutti i legami economici.

Secondo notizie del giornale The Irrawaddy, uno dei siti bombardati ieri dal raid aereo della giunta, si trova a Shwekyin, nella zona di Bago. Si tratta di una zona dove fiorisce la ricerca dell’oro. Al presente la zona è sfruttata da una compagnia legata al Knu e da una compagnia cinese, la Shwe Dana Tun Lin. Secondo alcuni analisti, la giunta sta cercando in tutti i modi di spingere Cina e Russia ad appoggiarla nella comunità internazionale, mostrando che senza di essa non si può commerciare in Myanmar.