Nucleare, ‘fruttuosi e costruttivi’ i primi colloqui fra Teheran e Washington

Cauto ottimismo dopo il primo incontro (indiretto) di ieri a Vienna, sotto l’egida dell’Ue. Il ripristino del Jcpoa “non sarà immediato” e “servirà tempo”, ma dall’Iran e dagli Stati Uniti giungono segnali positivi. La Casa Bianca pronta a rimuovere le sanzioni “in contraddizione con l’accordo”. 


Vienna (AsiaNews/Agenzie) - Le discussioni iniziate ieri a Vienna (Austria) sull’accordo nucleare iraniano (Jcpoa), le prime a coinvolgere - seppure in maniera indiretta - anche Teheran e Washington dall’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca, sono state “fruttuose” e “costruttive”. È un giudizio improntato al cauto ottimismo quello della diplomazia internazionale, secondo cui la commissione mista formata da Iran, Germania, Francia, Regno Uniti, Cina, Russia e Stati Uniti, sotto l’egida dell’Unione europea, ha iniziato i lavori in modo “positivo”. 

Al termine degli incontri il rappresentante di Mosca Mikhaïl Oulianov ha precisato che il ripristino dell’accordo nucleare “non sarà immediato”, ma “servirà del tempo”. Tuttavia, “l’importante [...] è che gli atti pratici per poter giungere a questo obiettivo siano iniziati”. 

In un video rilanciato dalle agenzie di Stato, il capo della delegazione iraniana Abbas Araghchi ha detto che “nel complesso la riunione è stata costruttiva”. Usando lo stesso aggettivo, gli Stati Uniti hanno parlato di “tappa costruttiva e benvenuta” nell’ottica della ripresa dei dialoghi. 

Entro 15 giorni (o un mese al massimo) sono previsti ulteriori incontri di due gruppi di esperti, uno sulle sanzioni e l’altro sul programma nucleare. Intanto Washington sembra voler lanciare segnali positivi e di riconciliazione, dicendosi pronta a “rimuovere le sanzioni che sono in contraddizione con l’accordo”. Una posizione, ha replicato in una nota ufficiale il governo iraniano, “realista e promettente” che potrebbe essere “l’inizio di un aggiustamento del malvagio processo che ha messo la diplomazia in una situazione di impasse”.