Xinjiang, condanna a morte per un ex alto funzionario: è accusato di separatismo

Sattar Sawut è colpevole di aver fatto pubblicare testi scolastici che incitano all’odio interetnico. Condannati altri cinque uiguri. Pena di morte anche per un ex capo del dipartimento locale per la Giustizia: avrebbe cospirato con i separatisti musulmani.


Pechino (AsiaNews) – Un tribunale ha condannato a morte un ex capo del dipartimento per l’Educazione dello Xinjiang: l’accusa è di separatismo e corruzione. I giudici hanno sospeso per due anni la sentenza nei confronti di Sattar Sawut, incriminato insieme ad altri cinque uiguri, minoranza turcofona a maggioranza musulmana. Ne dà notizia l’agenzia statale Xinhua, senza indicare però quando la corte ha emesso il verdetto.

Sawut era sotto indagine dal 2017. Egli sarebbe colpevole di aver fatto pubblicare testi scolastici che hanno incitato all’odio interetnico e favorito la diffusione di “pensieri separatisti” nella regione autonoma. I volumi incriminati avrebbero istigato una serie di violente sommosse tra il 2009 e il 2014. Secondo Pechino, terroristi uiguri cospirano per l’indipendenza dello Xinjiang, che essi chiamano Turkestan orientale.

Secondo dati degli esperti, confermati dalle Nazioni Unite, le autorità cinesi detengono o hanno detenuto in campi di concentramento oltre un milione di musulmani dello Xinjiang. Recenti rivelazioni di media hanno messo in luce anche l’esistenza di campi di lavoro nella regione, dove centinaia di migliaia di uiguri, kazaki e kirghisi sarebbero impiegati con la forza, soprattutto nella raccolta del cotone.

I cinesi negano ogni accusa, sostenendo che quelli nello Xinjiang sono centri di avviamento professionale e progetti per la riduzione della povertà, la lotta al terrorismo e al separatismo.

Sempre con l’accusa di separatismo, ma in un processo distinto, la Corte regionale dello Xinjiang ha condannato a morte anche Shirzat Bawudun, ex titolare del dipartimento locale per la Giustizia. Nella sua decisione, il giudice Wang Langtao ha detto che Bawudun ha cospirato con il Movimento islamico per il Turkestan orientale. Secondo le Nazioni Unite, la formazione è un gruppo terroristico; lo scorso novembre gli Stati Uniti l’hanno depennata però dalla loro lista nera. Per Washington non vi sono prove che essa sia ancora attiva.