Yangon, proteste e preghiere nel Nuovo anno birmano (VIDEO)
di Francis Khoo Thwe

Il Thingyan si celebra da oggi per cinque giorni. I fiori e i vasi con piante, tipici della festa, usati per le manifestazioni. A Tamu, vicino al confine con l’India, le forze di sicurezza minacciano con armi in pugno dottori e infermieri. Per il capodanno, la resistenza organizza veglie funebri per gli eroi uccisi. Ieri sera vicino alla cattedrale di Pathein, si è tenuto un momento di preghiera per i defunti della “Rivoluzione di primavera”.


Yangon (AsiaNews) – Da oggi fino al 18 aprile in Myanmar si celebra il Thingyan, il Nuovo anno birmano, che è la festa più importante dell’anno. I gruppi di resistenza al colpo di Stato militare hanno promesso di non attuare alcun festeggiamento, ma di tenere anche in questo periodo una serie di proteste.

In occasione del capodanno, che ha radici buddiste, si ornano le case con vasi pieni di fiori. Così oggi nelle manifestazioni lungo le strade, i dimostranti hanno portato mazzi di fiori e vasi con piante (v. video). Anche a Yangon sono state deposte nell’acqua tanti piccoli vasi con pianticelle (foto 2).

Altri gesti di protesta sono piuttosto simbolici: dipingere le strade di vernice, diffondere il simbolo della mano con le tre dita alzate, suonare i clacson delle auto.  La sobrietà di questi gesti serve per recuperare energie dopo il massacro di Bago e le violenze che le forze di sicurezza compiono ogni notte con raid nelle case private e arresti.

Ieri a Tamu, nella regione di Sagaing, vicino al confine nord-occidentale con l’India, i soldati hanno compiuto un raid nel locale ospedale, picchiando le guardie di sicurezza e minacciando con le armi dottori e infermieri, obbligandoli a consegnare i loro cellulari.

Da mesi la popolazione di Tamu è organizzata in una forte resistenza e l’entrata della città era protetta da barricate. Uno dei leader della resistenza era un ex poliziotto che ha disertato per protestare contro il colpo di Stato. È stato ucciso all’inizio di aprile in uno scontro con le forze di sicurezza in cui sono morti cinque soldati. Ieri mattina, i soldati hanno distrutto tutte le barricate usando bulldozer.

Il movimento pro-democratico ha anche suggerito una giornata di silenzio e preghiera per commemorare le vittime della violenza, gli “eroi” (attivisti) e le “stelle cadute” (bambini) uccisi dalle forze di sicurezza.

La proposta è per buddisti, cristiani e per i seguaci di altre religioni. Ieri, alla vigilia del Thingyan, a Pathein, sulla parte occidentale del delta del fiume Irrawaddy, nello spazio antistante la cattedrale si è tenuta una veglia funebre per “gli eroi caduti nella Rivoluzione di primavera”, a cui hanno partecipato centinaia di fedeli, insieme a decine di sacerdoti, suore e seminaristi (v. foto 3-4).