Malaysia: si lotta per contenere l'epidemia di Dengue

Scoppiata nello Stato di Kelantan, sono già morte due studentesse a causa della dengue. Il direttore generale del ministero della sanità: "bisogna rinforzare le misure di sicurezza per evitare la diffusione del virus".


Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità malaysiane stanno cercando di tenere sotto controllo un'epidemia di dengue, malattia gravissima diffusa dalle zanzare, che nello Stato nord-orientale di Kelatan ha portato alla morte due studentesse.

In un primo momento si pensava che le due studentesse tredicenni, morte il mese scorso, fossero vittime del virus dell'encefalite giapponese, ma analisi successive hanno mostrato che in realtà ciò che le ha portate alla morte è la dengue, ha detto il direttore del Ministero della sanità Ismail Merican. "Oltre alla dengue una delle due vittime era colpita anche da una meningite batterica".

"E' un'epidemia di dengue, dobbiamo rinforzare le nostre misure di sicurezza. La causa sono le zanzare, sia che si tratti di dengue che di encefalite giapponese. Dobbiamo quindi prendere provvedimenti per garantire l'igiene" continua Ismail, per il quale il vero problema non è l'encefalite giapponese, ma la più pericolosa  dengue. L'anno scorso, infatti, sono stati 108 i morti per la febbre della dengue, 6 invece quelli per l'encefalite giapponese.

In gennaio 11 casi di dengue solo a Tanah Merah, distretto dove sono morte le due tredicenni. "Misure per evitare lo scoppio dell'epidemia al di fuori di Kelantan sono già state prese" ha detto Ismail: sono state disinfettate infatti le zone di riproduzione delle zanzare.

Una terza vittima, una ragazza di 27 anni epilettica, è tuttora in ospedale. Gli ultimi esami mostrano che la ragazza è affetta solo dalla dengue, all'inizio si pensava che fosse  affetta anche dall'encefalite giapponese.

La dengue causa febbre alta ed emorragie interne che portano alla morte. Il virus dell'encefalite giapponese, anch'esso trasmesso dalle zanzare, in genere causa febbre e cefalee o sintomi non visibili. Solo 1 caso su 200  causa severe complicazioni al sistema nervoso centrale, che possono portare alla morte.