Hong Kong: condannato a 12 anni un attivista pro-indipendenza

Louis Lo è colpevole di aver nascosto materiale altamente esplosivo. È la pena più severa per i fatti legati alle manifestazioni anti-governative del 2019. Giudice Andrew Chan: Voleva usarlo per promuovere la separazione dalla Cina.


Hong Kong (AsiaNews) – L’Alta corte ha condannato oggi a 12 anni di carcere il membro di un gruppo indipendentista ora disciolto. Si tratta della pena più severa comminata finora per fatti legati alle manifestazioni pro-democrazia del 2019. Louis Lo è ritenuto colpevole di aver detenuto in un magazzino industriale un chilo di perossido di acetone, un potente esplosivo, e 10 bombe molotov.

L’Hong Kong National Front, l’organizzazione indipendentista in cui militava Lo, ha sempre negato di essere coinvolto nella vicenda.

Il 29enne si era dichiarato colpevole di aver nascosto la miscela esplosiva. Secondo il giudice Andrew Chan, egli  intendeva usare l’esplosivo per “seminare terrore fra la popolazione”, parte del suo piano per promuovere la separazione dell’ex colonia britannica dalla Repubblica popolare cinese durante le proteste anti-governative del 2019. Il reato rientra tra quelli punibili in base alla legge sulla sicurezza nazionale voluta da Pechino.

L’accusa non è riuscita a dimostrare in modo chiaro il legame tra Lo e il movimento di protesta. Al giudice Chan è bastato però il ritrovamento di materiale che inneggia all’indipendenza di Hong Kong nel luogo dove era occultato l’esplosivo, nell’abitazione dell’imputato e sul suo telefonino.

La condanna di Lo arriva a una settimana da quella inflitta a 10 esponenti del fronte democratico, fra cui il magnate dell’editoria Jimmy Lai. L’accusa nei loro confronti è di aver organizzato e preso parte a imponenti manifestazioni anti-governative nell’agosto del 2019.