Sri Lanka, paura Covid: scuole chiuse e lockdown mirati
di Melani Manel Perera

Con 997 positivi, registrato ieri il picco dei contagi dall’inizio della pandemia. Preoccupa l’aumento di casi sintomatici e di uno sviluppo più aggressivo del virus. In terapia intensiva anche donne incinte. Tutti gli istituti educativi, anche le scuole religiose, fermi fino al 30 aprile. Prioritaria la salute dei bambini. 


Colombo (AsiaNews) - La pandemia da coronavirus torna a preoccupare lo Sri Lanka, con le autorità di governo che hanno imposto la chiusura di tutte le scuole dell’isola e sigillato oltre 12 aree in cui si concentrano i maggiori contagi, per contenere la nuova ondata. Gli uffici statali e le aziende private hanno promosso lo smartworking per diminuire, per quanto possibile, la circolazione delle persone e gli assembramenti nei luoghi di lavoro, mentre ai cittadini è chiesto di rispettare con particolare rigore le norme stabilite dalle autorità sanitarie. 

Gli istituti educativi di ogni ordine e grado saranno chiusi fino al 30 aprile, in attesa di capire lo sviluppo epidemiologico. Fermi anche i Pirivens, le scuole monastiche del Paese, insieme agli istituti cattolici e anglicani a Colombo. Rivolgendosi ai mediai, il ministro dell'Istruzione G.L. Peiris ha detto che le decisioni “sul funzionamento delle scuole verranno prese dando priorità alla salute dei bambini”. 

Il dottor Mayuramana Devolage, ginecologo e ostetrico, sottolinea l’aumento di contagi fra le donne incinte e la maggiore gravità di tali casi. Almeno tre sono ricoverate in terapia intensiva; l’invito a tutte le gestanti è quello di fare un test per il Covid-19 ai primi sintomi. Il generale Shavendra Silva, capo della task-force governativa per l'emergenza sanitaria, riferisce di almeno 12 settori a Gampaha, Kalutara, Galle, Trincomalee e Matale entrati in lockdown dalle 8 di ieri sera. Forse a causa delle varianti come la B.1.411, oggi predominante nel Paese, è in aumento il numero di contagiati che presentano sintomi rispetto al passato. Cresce, di conseguenza, anche il numero di quanti sviluppano forme gravi della malattia, come sottolinea il dottor Chandima Jeewandara, capo del Centro nazionale per le cure primarie e la ricerca sulle allergie dell’università di Sri Jayewardenepura. 

L’aumento dei casi è legato alle festività per il nuovo anno singalese-tamil; con 997 tamponi positivi in una sola giornata, il picco è stato toccato ieri. Gli esperti ritengono che la nuova variante sia capace di infettare un numero maggiore di persone rispetto al passato e anche i più giovani oggi mostrano dei sintomi legati al virus. Visto anche lo scenario nella vicina India, a preoccupare è il numero dei posti disponibili in ospedale, con i letti di terapia intensiva che rischiano di esaurirsi in pochi giorni.