Teheran accoglie e rilancia l’invito al dialogo di Mohammed bin Salman

Il portavoce del ministero degli Esteri apprezza il “cambio di tono” di Riyadh e auspica di “lavorare insieme” per la pace e la stabilità. Di rientro dal tour mediorientale Zarif parla di “segnali positivi all’orizzonte”. Il presidente Usa Biden pronto ad allentare le sanzioni per rilanciare l’accordo nucleare. 


Teheran (AsiaNews) - Continuano i segnali di (timido) disgelo fra Teheran e Riyadh, dopo il probabile incontro diretto fra le parti a Baghdad, a livello di funzionari di alto rango, e le aperture manifestate nei giorni scorsi dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Mbs). In risposta al numero due saudita, il governo della Repubblica islamica ha mostrato apprezzamento per il “cambio di tono” e auspica al contempo di poter “lavorare insieme” per assicurare la pace e la stabilità nella regione mediorientale, come auspicato dallo stesso bin Salman. 

Commentando l’intervista di bin Salman, il portavoce del ministero iraniano degli Esteri Saeed Khatibzadeh ha detto che “con prospettive costruttive e un approccio orientato al dialogo, Iran e Arabia Saudita [...] possono entrare in un nuovo capitolo di interazione e collaborazione”. L’obiettivo comune, ha aggiunto l’esponente governativo, è quello di “raggiungere la pace, la stabilità e lo sviluppo regionale, superando le differenze”. 

Messaggi improntati all’ottimismo arrivano anche dal ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif, di rientro in queste ore a Teheran dopo un intenso tour diplomatico nella regione che lo ha portato ad incontrare anche il patriarca caldeo, il card. Louis Raphael Sako. Durante il faccia a faccia si è ipotizzata anche la possibilità di un viaggio di papa Francesco in Iran, cui il capo della diplomazia di Teheran ha risposto: “Speriamo”. A conclusione degli incontri in agenda, Zarif ha affidato ai social un messaggio in cui parla di “segnali positivi all’orizzonte”. 

Infine, sul fronte diplomatico internazionale emergono segnali sempre più consistenti che confermano l’intenzione del presidente Usa Joe Biden e dell’amministrazione democratica di allentare parte delle sanzioni volute dal predecessore Donald Trump. Una mossa dal duplice fine: da un lato archiviare la politica di “massima pressione” impressa dall’ex inquilino della Casa Bianca e, dall’altro, favorire la ripresa dei dialoghi per riavviare l’accordo nucleare iraniano (Jcpoa), sconfessato dallo stesso Trump.