Colombo, attentati di Pasqua: a processo ex ministro della Difesa e capo della polizia
di Melani Manel Perera

Almeno 800 i capi di imputazione formulati contro Hemasiri Fernando e Pujith Jayasundara. Per la procura sono fra i principali responsabili della strage per le gravi omissioni nello svolgimento dell’incarico. Avvocato ad AsiaNews: Sono solo “slogan politici”. Il governo non vuole punire le menti e i veri responsabili.


Colombo (AsiaNews) - La procura generale (Ag) dello Sri Lanka ha formulato ieri 800 capi di accusa contro l’ex ministro della Difesa Hemasiri Fernando e l’ex ispettore generale della polizia (Igp) Pujith Jayasundara, ritenuti responsabili per gli attentati contro le chiese della Pasqua 2019. Tuttavia, un avvocato della difesa contesta le imputazioni all’Alta corte di Colombo, che definisce solo “slogan politici” per coprire le responsabilità e l’attuale governo non ha alcuna intenzione di perseguire i veri autori della strage.

Nishara Jayaratne, della procura generale, spiega che le accuse sono formulate con il pensiero rivolto alle vittime e ai feriti degli attacchi, con l’obiettivo di rendere loro giustizia. I due alti funzionari dovrebbero finire alla sbarra in due diversi procedimenti, in base alle accuse di omicidio e di tentato omicidio. Fernando e Jayasundara, prosegue la funzionaria, saranno processati per le loro gravi mancanze e le omissioni nell’esercizio dei loro ruoli, favorendo in questo modo il compito degli attentatori come emergerebbe dal rapporto finale della commissione di inchiesta

Sulla vicenda AsiaNews ha intervistato l’avvocato Priyalal Sirisena, che non risparmia dubbi e critiche in merito all’operato della procura e sulle scelte nel rinvio a giudizio. “Sono solo - attacca - slogan politici. Appare chiaro che il governo non intenda perseguire le menti o gli esecutori dell’attacco, ma voglia solo ripulirsi la coscienza prendendo di mira alcuni singoli individui”. In cima alla lista vi è l’ex presidente Maithripala Sirisena, poi l’ex ministro della Difesa Hemasiri Fernando e l’ex ispettore generale della polizia (Igp) Pujith Jayasundara ma “il governo ha aperto un fascicolo solo contro gli ultimi due”. 

“Questi due - prosegue Priyalal Sirisena - non sono certo i principali responsabili dell’attacco. Essi sono stati incriminati per non aver saputo prevenire l’attacco ma non sono gli autori. Qui abbiamo un problema”, cui si somma la non punibilità dell’ex presidente per quanto ha fatto negli anni del suo operato e “nessuna procedura penale può essere avviata nei suoi confronti”. Ecco perché “siamo di fronte solo a slogan politici” e l’attuale esecutivo “vuole solo cercare di lavarsi la coscienza di fronte alle proprie responsabilità”.