Secondo l’Onu e la Banca mondiale, sono 317.800 nella fascia sotto i cinque anni. Numeri in miglioramento rispetto al 2012, ma al di sotto degli standard internazionali. La pandemia ha aggravato la situazione, che continuerà a peggiorare nei mesi a venire.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Quasi un quinto dei bambini nordcoreani è malnutrito, una condizione che con ogni probabilità peggiorerà per gli effetti della pandemia da coronavirus. Lo rivelano Fondo per l’infanzia delle Nazioni unite, Organizzazione mondiale della sanità e Banca mondiale in un rapporto reso pubblico oggi.
Il dato si riferisce al 2020 e riguarda 317.800 bambini con meno di cinque anni, il 18,2% del totale in questa fascia d’età. I numeri presentati dalle tre organizzazioni sono migliori rispetto al 2012, quando la percentuale era del 26,2%, ma rimangono ben al di sotto degli standard internazionali.
Gli estensori del documento hanno precisato che la condizione attuale dei bambini in Corea del Nord è in realtà ancora più grave e tenderà a peggiorare. Il grosso della ricerca è stato effettuato infatti prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria mondiale.
La pandemia ha aggravato la condizione economica del Paese, già colpito dalle sanzioni internazionali adottate per limitare il programma nucleare e missilistico di Pyongyang. Secondo un reportage pubblicato da Daily NK lo scorso mese, anche i soldati nordcoreani schierati alla frontiera con la Cina per assicurare il blocco anti-pandemia sono ridotti alla fame.
Il regime di Kim Jong-un sostiene di non aver registrato alcun caso di contagio da coronavirus; dallo scoppio della crisi pandemica le autorità nordcoreane hanno chiuso però i confini terrestri e marittimi, compresi quelli con la Cina, da cui Pyongyang dipende sul piano politico ed economico.