Una messa per fermare il Covid-19, salvare lo Sri Lanka e il mondo
di Melani Manel Pererea

I cristiani hanno promosso una speciale celebrazione eucaristica per invocare l’intercessione divina nella pandemia. Serve la guida e la protezione del Signore in questo momento di “estremo bisogno”. I fedeli si appellano alla “misericordia”. Ad oggi quasi 130mila casi con poco più di 800 vittime totali. 


Colombo (AsiaNews) - I cristiani dello Sri Lanka hanno promosso una speciale celebrazione eucaristica per chiedere l’intercessione divina per fermare il Covid-19 e salvare la nazione e il mondo intero dalla pandemia. Intanto il governo ha rafforzato le misure restrittive per contrastare la diffusione del virus, che limitano ancor più le libertà di movimento fra province a partire dalla mezzanotte di oggi, 11 maggio. 

Secondo i dati forniti dal Dipartimento di epidemiologia del ministero della Sanità dello Sri Lanka i casi totali sinora registrati sono 128.479, con 105.611 persone già guarite e 827 vittime in totale. Il governo ha introdotto norme più stringenti per contenere la pandemia, anche in considerazione della situazione di forte criticità nella vicina India che potrebbe avere ripercussioni sul Paese. 

Da qui l’idea di celebrare una messa celebrata l'8 maggio scorso alla chiesa di Tutti i santi a Borella, Colombo, e che è stata diffusa dall’emittente cattolica Tv-Verbum. La funzione in tre lingue (inglese, singalese e tamil) è stata presieduta da p. Jude Sharman Fernando, assieme ai padri Peter Subaraj e Mahima Gunawardane. Non vi erano fedeli dall’esterno, anche in relazione ai limiti agli assembramenti, ma hanno partecipato dal vivo un gruppetto di suore del vicino convento che si sono unite alla preghiera per la fine della pandemia. 

Durante l’omelia p. Jude Sharman Fernando ha invocato “la guida e la protezione” di Dio in questo momento di “estremo bisogno”, in questa fase storica “di ansia e di tristezza”, in questo contesto “disastroso”. “Il virus mortale - ha proseguito - sembra aver disturbato, paralizzato, distrutto le vite umane e il mondo, in diversi modi. Chiediamo a Dio, perché? Cosa ha fatto di male l’uomo? Quale malvagità ha compito, per patire così grandi sofferenze? Certo, il nostro Dio è compassionevole ed è capace i di perdonare, di essere misericordioso. Il nostro Dio non è vendicativo. Dunque, perché - chiede il sacerdote - gli uomini stanno sperimentando così immani sofferenze?”. 

Per p. Fernando è giunto il tempo di “pregare Dio e di essere uniti a Lui”, è giunto il tempo “di pentirci per i nostri peccati, di riconciliarci con i nostri fratelli e sorelle”, è giunto il tempo “di vivere la parola divina e osservare i comandamenti” facendo affidamento sulla sua forza. Durante la preghiera dei fedeli, letta in singalese, Tamil e inglese, si sono elevate preghiere per quanti sono debilitati a livello fisico e morale dal Covid-19.

Una speciale intenzione è stata rivolta anche ai leader della nazione, perché sappiano condurre con saggezza, cuore, correttezza e onestà la nazione in questi tempi di “emergenza” legati alla pandemia di nuovo coronavirus. Molti i fedeli che hanno seguito la funzione grazie a Verbum Tv, raccogliendosi in preghiera per lo Sri Lanka e per quanti sono stati colpiti dalla virus nel mondo. Sebastian Fernando, Calista Cooray, Raajan Silva e Priyantha Yatiwela hanno confessato ad AsiaNews il “bisogno, ogni tanto, di questi eventi spirituali perché oggi possiamo contare solo sulla misericordia di Dio. Come Paese - concludono - siamo in una situazione assai pericolosa”.