Mons. Padovese, "non casuale" l'uccisione di don Andrea mentre l'islam è in rivolta

Il vicario apostolico per l'Anatolia ritiene che sia da escludere la matrice della criminalità legata alla prostituzione.


Roma (AsiaNews) - Appare sempre più probabile la matrice islamica dell'assassinio di don Andrea Santoro: ne è convinto mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia, il quale, raggiunto telefonicamente da AsiaNews, dice che "non sembra casuale" il fatto che l'assassinio sia avvenuto mentre l'intero mondo islamico è squassato dalle proteste per le vignette su Maometto.

"Stamattina – racconta – sono stato all'obitorio. Don Andrea è stato ucciso con due colpi: dopo il primo ha fatto in tempo a gridare ad un ragazzo che era in chiesa di nascondersi, il secondo colpo lo ha ucciso".

Ci sono novità sull'assassino?

Sembra proprio che non fosse un ragazzo. Sia il giovane che era in chiesa che la volontaria romana che aiutava in parrocchia parlano di un adulto. Don Andrea era inginocchiato, chi ha sparato non è neppure dovuto entrare, si è fermato sulla porta, a 4/5 metri di distanza. Ha preso la mira ed ha sparato.

Si ha un'idea della matrice dell'assassinio? Si è ipotizzato un collegamento con le proteste per le vignette su Maometto o con una vendetta della criminalità per l'azione che don Andrea stava facendo a favore delle prostitute.

Sarei portato ad escludere la seconda ipotesi. Don Andrea era un moderato anche in questo e non credo che la sua azione fosse ad uno stadio così avanzato da provocare un'uccisione. Magari gesti intimidatori da parte della criminalità.

Allora ritiene possibile un collegamento con le proteste per le vignette su Maometto.

Il fatto che l'assassinio sia capitato proprio ora non mi sembra casuale; altrimenti sarebbe potuto accadere anche in un altro momento. D'altro canto anche qui c'è un'atmosfera calda, anche se non voglio dire surriscaldata. E anche qui ci sono islamisti fanatici. (FP)