Crollano le vendite di smartphone in Cina: mancano microchip per produrli

Il dato negativo arriva dopo un primo trimestre segnato da una forte crescita del settore. Compagnie come Huawei sono in difficoltà per il boicottaggio degli Stati Uniti: il gigante hi-tech cinese ora controlla solo il 4% del mercato mondiale.


Pechino (AsiaNews) – In aprile le vendite di smartphone in Cina sono crollate di circa il 34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo ha riportato l’11 maggio l’Accademia cinese delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il dato negativo arriva dopo un primo trimestre segnato da una forte crescita del settore, con punte di aumenti del 237% negli acquisti di dispositivi elettronici mobili. Dei 27 milioni di telefonini venduti lo scorso  mese, il 78% è compatibile con la tecnologia internet 5G.

Secondo gli analisti, le minori vendite sono da attribuire al rallentamento della produzione causato dalla scarsa disponibilità di microchip. Essi sono essenziali per realizzare smartphone e altri strumenti ad alto valore tecnologico: ad esempio computer, veicoli elettrici e sistemi per le energie rinnovabili.

Compagnie come Huawei sono in difficoltà anche per il boicottaggio degli Stati Uniti, che vietano alle aziende Usa di vendere componenti elettroniche al gigante hi-tech cinese. Washington considera Huawei uno strumento di intelligence del governo di Pechino. A causa delle sanzioni, le sue vendite di smartphone sono precipitate. Secondo il sito web di analisi Counterpoint, nei primi tre mesi del 2021 la quota di vendite mondiali di Huawei si è fermata al 4%: la metà di quella avuta nell’ultimo trimestre del 2020 e un quinto del livello massimo raggiunto nel periodo aprile-giugno dello scorso anno.