Hamas: tregua con Israele ‘entro due giorni’. A Gaza ospedali al collasso

Moussa Abu Marzouk, capo politico del movimento, ottimista sul fatto che “gli sforzi” diplomatici in atto “avranno successo”. Secondo una fonte egiziana le parti avrebbero raggiunto un accordo di principio per la tregua. Gli ospedali della Striscia sovraccaricati con ondate di morti e feriti, esaurite le scorte di farmaci salvavita. 


Gaza (AsiaNews/Agenzie) - Un alto ufficiale di Hamas si aspetta “entro un giorno o due” il raggiungimento del cessate il fuoco con Israele, ma la guerra lungo il confine non accenna a calare di intensità e gli ospedali a Gaza sono sull’orlo del collasso fra vittime e feriti. Il primo ministro ad interim Benjamin Netanyahu sembra infatti “determinato ad andare avanti” sino a che “non saranno ripristinati la calma e la sicurezza dei cittadini israeliani”. 

Solo nella mattinata di oggi si contano oltre 100 raid dei caccia con la stella di David diretti contro infrastrutture e obiettivi sensibili del gruppo militante palestinese a nord della Striscia. Hamas e i gruppi jihadisti di Gaza hanno risposto lanciando razzi verso Israele. Finora si contano almeno 227 vittime a Gaza, fra i le quali vi sono oltre cento donne e bambini, almeno 13 nelle ultime 24 ore. Per Israele fra i morti vi sono almeno 150 combattenti, un numero che non viene confermato né smentito da Hamas. Sul fronte israeliano sono 12 le vittime, fra le quali due bambini. 

Moussa Abu Marzouk, capo politico di Hamas, mostra ottimismo sul fatto che “gli sforzi in atto per un cessate il fuoco avranno successo”. “Mi aspetto - aggiunge - che un cessate il fuoco sia raggiunto in uno o due giorni, e che sarà basato su un accordo reciproco”. Intanto si rafforza l’opera della diplomazia internazionale su Israele e il gruppo militante palestinese per la fine delle ostilità: secondo una fonte egiziana, le due parti avrebbero raggiunto un accordo di principio per la tregua, ma i negoziati sono tuttora in atto. 

Intanto il sistema sanitario della Striscia, già in difficoltà a causa della pandemia di Covid-19, rischia il collasso per la quarta guerra in meno di un decennio. Gli ospedali sono sovraccarichi con ondate di morti e di feriti a causa dei bombardamenti israeliani; le scorte di alcuni medicinali salvavita si stanno esaurendo, le scorte di carburante (e acqua) sono al limite. Due dei più famosi e apprezzati medici di casa, incluso il responsabile numero due della task force contro il coronavirus, sono stati uccisi nel crollo della loro casa e l’unico laboratorio per i test è andato distrutto nei raid aerei.