Mumbai, p. Stan Swamy in ospedale in terapia intensiva
di Nirmala Carvalho

Il sacerdote gesuita, accusato di “terrorismo maoista” per il suo impegno verso i tribali del Jharkhand, è ricoverato con Covid nell’ospedale Holy Family di Mumbai.  “Continuo il mio cammino” grazie alla preghiera di tutto il mondo.


Mumbai (AsiaNews) – P. Stan Swamy, 84 anni, da ieri è stato ricoverato nell’ospedale Holy Family e ieri sera è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva.  Il sacerdote gesuita, a cui è stato rifiutato diverse volte la libertà su cauzione, ha ricevuto il permesso dell’Alta corte di Mumbai per una “libertà temporanea” di 15 giorni data la sua salute molto provata. Secondo i primi accertamenti, p. Stan pare essere infetto da Covid-19.

La Corte ha anche permesso che p. Frazer Mascarenhas, un compagno di p. Stan nella prigione di Taloja, dove era rinchiuso, possa fargli visita e attendere ai suoi bisogni.

Il p. Stan era stato arrestato lo scorso 8 ottobre, accusato di “terrorismo maoista”. Originario del Kerala, egli ha passato quasi 50 anni nella regione tribale del Jharkhand lavorando per i diritti forestali della comunità Adivasi. Spesso si è scontrato con le autorità per la loro inefficienza nel difendere i diritti dei tribali.

Dopo aver subito un rifiuto per la libertà su cauzione, circa una settimana fa, in una video-conferenza con i giudici, il sacerdote – che era già stato visitato da medici, riconoscendo un aggravamento delle sue condizioni di salute – ha dichiarato che rifiutava ogni cura ospedaliera e che voleva “morire” fra la sua gente nel Jharkhand. Ma il peggioramento delle sue condizioni e la vicinanza della sua comunità di gesuiti, gli ha fatto accettare il ricovero nell’ospedale Holy Family, che è corredato di un reparto per malati Covid.

Interrogato da AsiaNews, p. Frazer spiega che quando il sacerdote aveva rifiutato le cure ospedaliere “era solo confuso e desiderava andare a morire con la sua gente”. Inoltre nelle visite in un ospedale del governo egli era stato trattato male. Nell’Holy Family egli è seguito da quattro dottori, più il direttore medico.

Stamane, p. Frazer ha detto: “P. Stan è debole, ma stabile e sembra sollevato. I dati iniziali mostrano che c’è un’infezione da Covid. Gli abbiamo detto che i gesuiti e tanti altri pregano per lui ed egli ha commentato: Lo so bene questo, ed è per questa solidarietà da tutto il mondo che continuo il mio cammino”.

 

 

Nella foto: P. Stan, con il direttore medico dell’ospedale Holy Family e il p. Frazer