Guangzhou: esteso il lockdown contro il Covid. Primo caso di rara aviaria nel Jiangsu

Sono ora 38 le aree cittadine isolate. La popolazione non può uscire dalle proprie case. A causa del nuovo focolaio rinviato il Salone dell’aeronautica di Shanghai. L’Oms approva il secondo vaccino cinese: il Sinovac. Autorità cinesi: il ceppo di aviaria H10N3 non è molto infettivo.


Guangzhou (AsiaNews) – Le autorità del Guangdong hanno esteso ieri il lockdown contro il Covid-19 a 38 aree della capitale provinciale. La popolazione interessata ha ricevuto l’ordine di rimanere in casa. Dal 29 al 31 maggio le misure restrittive avevano riguardato solo cinque strade del distretto di Liwan. Chiusi mercati e luoghi d’intrattenimento; ridotto il traffico aereo e aumentati i controlli all’aeroporto cittadino.

Guangzhou ha registrato ieri 13 nuovi casi di coronavirus, sette dei quali a Liwan.  Li Xi, segretario del Partito comunista nel Guangdong, ha dichiarato che contenere il nuovo focolaio è la principale priorità della provincia. Le autorità sanitarie mirano a effettuare 30mila tamponi diagnostici al giorno.

Il riemergere della pandemia nel Guangdong ha spinto gli organizzatori del Salone dell’aeronautica di Shanghai a rinviare l’evento; molti espositori vengono dalla provincia colpita e hanno dovuto rinunciare a partecipare.

Dopo i ritardi iniziali, la Cina è il Paese che somministra più vaccini contro il Covid. Al momento sono circa 20 milioni al giorno: secondo Bloomberg, più del 40% della popolazione ha ricevuto almeno una dose.

Ieri l’Organizzazione mondiale della sanità ha autorizzato l’uso provvisorio del secondo vaccino cinese: il Sinovac. L’altro, il Sinopharm, aveva ottenuto il via libera lo scorso mese. I due farmaci sono già usati in diversi Paesi, ma la comunità scientifica internazionale si è sempre mostrata scettica sulla loro efficacia: una posizione condivisa anche da Gao Fu, direttore dell’Ufficio cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie. Secondo l’Oms, Sinovac previene la malattia con sintomi nel 51% delle persone vaccinate e le infezioni gravi nel 100% dei casi.

Nel frattempo la Commissione sanitaria nazionale ha rivelato che un 41enne di Zhenjiang (Jiangsu) risulta essere il primo individuo al mondo contagiato dal ceppo H10N3 della febbre aviaria. Le autorità cinesi sostengono che il morbo non è molto infettivo e che il rischio di diffusione è minimo.

L’Oms ha dichiarato che al momento non vi sono indicazioni di possibile trasmissione tra esseri umani. In febbraio la Russia ha riportato il primo caso di contagio umano da un’altra variante dell’aviaria: la H5N8. Tra il 2016 e il 2017 il ceppo H7N9 ha ucciso 300 persone.