Messa per Tiananmen, card. Zen: Preghiamo per chi si è sacrificato per la nostra libertà
di Victoria Lee

Celebrate in sette chiese della città funzioni in ricordo dei caduti del 4 giugno 1989. Un sacrificio per una società giusta e pacifica. Mons. Ha: “La più grande difficoltà nella vita è la sfida della fede” quando la verità viene calpestata. Alcuni cittadini sfidano i divieti della polizia e accendono candele all’esterno del Victoria Park, chiuso dalla polizia.


Hong Kong (AsiaNews) – Il card. Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, ha presieduto questa sera (ora locale) la messa commemorativa per le vittime di Tiananmen nella chiesa di Sant’Andrea. “Ci rifiutiamo di essere pessimisti e non rimarremo delusi. Nel ricordo dei morti, quelli uccisi 32 anni fa, la nostra preghiera è anche perché il Signore guidi i governanti a camminare sulla via della giustizia e della pace”, ha detto il porporato nella sua omelia.

Egli ha sottolineato che la messa era dedicata ai fratelli e alle sorelle che hanno sacrificato la loro vita 32 anni fa a Pechino in piazza Tiananmen e nelle strade vicine: “Per la nostra democrazia e la nostra libertà”. Il prelato ha ricordato che “ciò che chiedevano era un governo pulito, contro la corruzione, e ciò che volevano era un Paese veramente forte, ma purtroppo hanno dovuto lasciare il mondo con l'impronta dei rivoltosi”.

"Il loro sacrificio è per noi e noi abbracciamo le loro speranze di fallimento: una società giusta e pacifica, un regime rispettato dalla gente e un Paese forte rispettato dal mondo", ha osservato il card Zen. “Alcuni sostengono: ‘I martiri sono in cielo; sono stati commemorati per 32 anni, ora basta!’ No, amiamo i martiri patriottici, amiamo troppo il nostro Paese, la nostra speranza non svanisce”, ha affermato.

L’ex vescovo della città ha spiegato che sarebbe spaventoso non ascoltare le voci della gente anche se sono passati 32 anni. Egli ha concluso dicendo che “la tragedia del 4 giugno si allontana in modo graduale da noi, ma sembra riapparire davanti ai nostri occhi”.

Il vescovo ausiliare di Hong Kong Joseph Ha ha presieduto invece la messa commemorativa nella chiesa di San Francesco a Kowloon. Nella sua omelia egli ha detto che quando i discepoli di Gesù si agitavano, chiedevano conforto a Lui, e Gesù disse loro di confidare in Dio e confidare in Lui. “La più grande difficoltà nella vita è la sfida della fede” quando la verità viene calpestata, ha evidenziato mons. Ha.

Messe commemorative per i caduti di Tiananmen si sono svolte anche in altre cinque chiese. Cattolici e cittadini locali hanno espresso la loro attenzione e il loro ricordo per i fatti del 4 giugno 1989 in Cina, e per coloro che hanno sofferto nel movimento democratico a Hong Kong.

Le autorità hanno vietato l’annuale veglia al Victoria Park per Tiananmen. Per il secondo anno consecutivo hanno giustificato la decisione con la necessità di prevenire la pandemia da Covid-19. Molti cittadini hanno ricordato l’accaduto accendendo candele sui balconi di casa. Altri si sono riuniti in piccoli gruppi in diverse parti della città. In centinaia hanno sfidato i divieti e si sono presentati nei pressi del Victoria Park a Causeway Bay, per poi essere allontanati dalla polizia. Alcuni sono riusciti ad accendere dei lumi all’esterno del parco.