Più di 10 milioni di nordcoreani hanno bisogno di assistenza umanitaria

Insicurezza alimentare, debolezza del sistema sanitario nazionale e limitato accesso all’acqua potabile sono alla base della seria crisi. L’incidenza dei disastri atmosferici. Le sanzioni ostacolano l’accesso agli aiuti internazionali. Economia danneggiata dalla chiusura dei confini per il Covid-19.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Più di 10 milioni di nordcoreani, su una popolazione di 25 milioni, hanno bisogno di assistenza umanitaria. Secondo un rapporto dell’organizzazione non governativa Assessment Capacities Project (Acaps) di Ginevra, la seria crisi è dovuta soprattutto all’insicurezza alimentare, alla debolezza del sistema sanitario nazionale e al limitato accesso all’acqua potabile.

In gennaio, durante il congresso del Partito dei lavoratori, al potere dalla fine della Seconda guerra mondiale, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ammesso che l’ultimo piano economico quinquennale si è rivelato un fallimento. Non sono solo le decisioni politiche ed economiche del regime di Kim a incidere sulla situazione umanitaria del Paese. Negli ultimi anni ripetuti disastri climatici, come tifoni e alluvioni, hanno contribuito alla crisi alimentare.

Il tutto è aggravato dalle sanzioni economiche e finanziarie imposte dalla comunità internazionale per contenere il programma nucleare e missilistico di Pyongyang. Lo studio dell’Acaps rivela che le misure punitive hanno ridotto l’afflusso di aiuti umanitari alla popolazione.

La chiusura dei confini ordinata da Kim subito dopo l’emergere della pandemia da coronavirus avrà poi un impatto negativo di lungo termine sull’economia del Paese. Pyongyang continua a mantenere restrizioni anche alla frontiera con la Cina, il suo unico partner esterno, da cui dipende dal punto di vista politico e commerciale.