Colombo, il ricordo di p. Anton Weerasinghe
di Melani Manel Perera

Il missionario è scomparso il 9 giugno. Accertamenti per verificare se la morte sia avvenuta per Covid-19 o meno. "Un autentico compagno di Gesù"


Colombo (AsiaNews) - Il 9 giugno è morto, a quasi 82 anni, padre Anton Weerasinghe, sacerdote della Compagnia di Gesù in Sri Lanka. Uomo di buon cuore, egli ha saputo conquistarsi l’affetto di molti amici in patria e all'estero; ha dedicato gran parte della sua vita allo sviluppo di Radio Veritas Asia.

Nato il 12 giugno 1939, p. Anton è entrato in seminario nel 1960, divenendo sacerdote 10 anni dopo. Una volta ottenuto un master in comunicazione all’università di Manila, nelle Filippine, è stato nominato consigliere per il servizio estero di Radio Veritas Asia. Come si legge in un comunicato dell'emittente radiofonica cattolica, “negli anni ‘70 si è deciso di aggiungere altre lingue asiatiche a Radio Veritas Asia, che al tempo trasmetteva solo in vietnamita, mandarino e birmano”. Decisione presa dall'allora presidente della Commissione per le comunicazioni della Conferenza episcopale asiatica, Oswald Gomis, al tempo vescovo ausiliare di Colombo. 

Con l’arrivo di p. Anton, Radio Veritas Asia ha iniziato a trasmettere in altre 12 lingue, tra cui bengalese, karen, kachin (entrambe lingue birmane), giapponese, singalese, tamil e hindi. “Non c'è dubbio che egli abbia adempiuto del tutto alla sua responsabilità di consigliere per il servizio estero. Le sue capacità di comunicazione erano eccellenti e il valore del suo servizio nel campo della comunicazione cattolica in Sri Lanka è inestimabile”, ha raccontato ad AsiaNews p. Cyril Gamini Fernando, ex produttore dei programmi per lo Sri Lanka di Radio Veritas Asia.

“La sua qualità più eccezionale era l'umiltà. Era un modello per noi giovani. Possa Dio benedirlo con i tesori del cielo", ha aggiunto p. Fernando. Anche un membro dei gesuiti laici dello Sri Lanka, Nimal Ignatius Perera, ricorda con affetto p. Anton. “Un autentico compagno di Gesù”, ha detto il missionario, “con un carattere modesto e dotato di molti talenti”.

I dettagli della sepoltura non sono ancora noti: il corpo di p. Anton è stato trattenuto in ospedale per verificare se la morte sia avvenuta per Covid-19 o meno.