L'annuncio della premier del Bangladesh mentre nel Paese appena il 3,5% della popolazione ha ricevuto una dose del siero contro il Covid-19. Covax ha promesso a Dhaka 1 milione di nuove dosi entro agosto, ma intanto il contagio continua a crescere.
Dhaka (AsiaNews/Agenzie) – Il Bangladesh si appresta a firmare un accordo con la Corea del Sud per l'apertura nel Paese di un centro internazionale per la produzione di vaccini, compresi quelli per la lotta al Covid-19. Ad annunciarlo è stata oggi in Parlamento la premier Sheikh Hasina, rispondendo a un'interpellanza sulla campagna vaccinale nazionale. “L'approvazione e la ratifica dell'accordo - ha spiegato Hasina - sono all'esame del governo. Abbiamo preso l'iniziativa per produrre vaccini anti-Covid in Bangladesh, oltre a procurarceli da produttori stranieri”.
Hasina ha specificato che sono in corso colloqui bilaterali con i Paesi che hanno già sviluppato vaccini per l'acquisizione delle tecnologie necessarie. Sono state verificate le potenzialità di tre aziende locali - Incepta Pharmaceuticals, Popular Pharmaceuticals e Healthcare Pharmaceuticals - mentre il Bangavax, il vaccino anti-Covid al quale in Bangladesh stava lavorando la Globe Biotech Ltd, resta ancora in fase di sperimentazione.
Secondo i dati più aggiornati in Bangladesh finora sono solo 5.822.177 le persone a cui è stata somministrata almeno una dose di vaccino anti-Covid, che equivalgono al 3,5% della popolazione. Anche per questo l'andamento della pandemia continua a preoccupare: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 3.956 nuovi casi con una tasso di positività del 16,62% nei pochi test effettuati; 60 i nuovi morti, che hanno portato il computo totale delle vittime da inizio pandemia a quota 13.282.
Dhaka è stata fortemente penalizzata dalla stretta nelle esportazioni decretata dall'India per fare fronte alla sua emergenza interna. Sempre oggi il ministro della Sanità Zahid Maleque ha annunciato di aver ricevuto da Covax, il programma multilaterale promosso dall'Oms per la distribuzione dei vaccini ai Paesi più poveri, la promessa dell'invio di 1 milione di dosi entro agosto. Ma i numeri necessari sarebbero molto più alti.
Quanto all'accordo con la Corea del Sud, esso si inserisce in un progetto più ampio di cooperazione economica tra i due Paesi. “La Corea del Sud - ha dichiarato l'ambasciatore di Seoul a Dhaka Lee Jang-Keun - ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo del settore tessile che ha portato il Bangladesh a diventare il secondo maggiore esportatore al mondo. Ora vogliamo far crescere la cooperazione anche in settori come l'industria farmaceutica e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione”.