La sorella di Kim Jong-un chiude (per il momento) al dialogo con gli Usa

Secondo Kim Yo-jong, Washington ha aspettative sbagliate. Settimana scorsa il leader nordcoreano aveva usato parole più concilianti. Esperti: non è chiusura totale, alzano il prezzo per future trattative. Stati Uniti e Corea del Sud aboliscono forum di lavoro contestato da Pyongyang.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Kim Yo-jong chiude alle possibilità di dialogo con gli Stati Uniti. In una dichiarazione pubblicata stamane dall’agenzia statale Kcna, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un ha detto che Washington ha aspettative sbagliate su eventuali colloqui tra le due parti.

Le parole di Kim Yo-jong sono una risposta alle affermazioni di Jake Sullivan, il consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente Usa Joe Biden. Il 20 giugno Sullivan ha parlato di un “interessante segnale” da parte di Kim jong-un. La scorsa settimana, durante un meeting del Partito dei lavoratori (al potere in Corea del Nord dalla fine della Seconda guerra mondiale), l’uomo forte di Pyongyang ha dichiarato che il suo Paese deve essere pronto sia al dialogo sia al confronto con gli Stati Uniti.

La Corea del Nord è isolata dalla comunità internazionale (tranne che dalla Cina e in parte dalla Russia), e sottoposta da anni a sanzioni internazionali per il suo programma nucleare e missilistico. Dalla fine del 2017, nel quadro dei negoziati con l’ex presidente Usa Donald Trump, Pyongyang ha decretato in modo unilaterale una moratoria sugli esperimenti nucleari e i test balistici a lungo raggio.

Il dialogo tra Washington e il regime di Kim è in una fase di stasi. Per tornare ai colloqui sulla denuclearizzazione, i nordcoreani chiedono che gli Stati Uniti abbandonino la politica aggressiva nei loro confronti.

Sung Kim, inviato speciale Usa per la Corea del Nord, ha sottolineato ieri che l’amministrazione Biden ha offerto a Pyongyang di tenere un incontro “in qualsiasi posto, in qualsiasi momento e senza precondizioni”.

Secondo esperti sudcoreani intervistati dalla Yonhap, le affermazioni di Kim Yo-jong non sono una chiusura totale a Washington. Esse sembrano più la richiesta di maggiori incentivi per sedersi al tavolo delle trattative. Uno di questi sarebbe la fine delle esercitazioni militari congiunte tra le forze di Washington e Seoul.

Usa e Corea del Sud hanno lanciato un prima segnale di apertura al Nord. I due alleati hanno dichiarato oggi l’intenzione di abolire il loro forum di lavoro sulle politiche di Pyongyang; il regime di Kim Jong-un considera l’organismo un ostacolo al dialogo intercoreano.