Continua il processo contro Aung San Suu Kyi. Picco di contagi e scontri armati

Mentre nella capitale il processo contro la leader democratica va avanti, nel resto del Paese i casi di Covid-19 e i combattimenti tra esercito e militanti anti-regime aumentano. Ieri si sono registrati 2.969 nuovi casi, mentre a Sagaing gli abitanti hanno riferito di 25 vittime in uno scontro.


Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Continua il processo contro Aung San Suu Kyi nella capitale Naypyidaw, mentre nel resto del Myanmar i casi di Covid-19 e gli scontri tra l’esercito e le forze anti-golpe aumentano. 

Secondo Min Min Soe, avvocato dell’ex leader della Lega nazionale per la democrazia, all’udienza di ieri Suu Kyi è apparsa “fresca e in buona salute”. Gli avvocati del premio Nobel hanno interrogato i testimoni dell'accusa, secondo i quali Suu Kyi avrebbe ignorato le restrizioni contro il coronavirus durante le elezioni del 2020. Suu Kyi si è poi difesa dall’accusa di importazione illegale di walkie talkie. Gli altri capi d’imputazione comprendono l’accettazione di pagamenti in oro e la violazione di una legge sul segreto d’ufficio, per i quali l’ex leader democratica, se giudicata colpevole, rischia più di 10 anni di carcere.

Nel frattempo si sono registrati 2.969 nuovi casi di Covid-19, il più alto tasso di contagio da mesi, con più di un quinto dei tamponi effettuati risultati positivi. La giunta militare ieri ha vietato di mangiare all’interno dei ristoranti, ma ci si attende altre restrizioni nei prossimi giorni. 

Le altre aree del Paese continuano a essere nel caos: nella regione centrale di Sagaing l’esercito birmano ha ucciso almeno 25 persone tra combattenti anti-regime e civili, hanno riferito i residenti locali. I camion militari sarebbero entrati nella zona e avrebbero aperto il fuoco. I media statali hanno invece offerto un resoconto diverso dello scontro, dicendo che i militari stavano pattugliando la zona quando sono caduti in un'imboscata. I soldati avrebbero respinto un gruppo di “terroristi armati” e hanno trovato “quattro mortai” e altre armi, si legge sul quotidiano Global New Light of Myanmar, che non ha fornito un bilancio delle vittime.