Nuovo studio: sottostimato l'innalzamento del mare

Lo dice una ricerca olandese, basata su nuove immagini satellitari. Calcolato il rischio inondazione per milioni di persone che vivono nelle aree tropicali della regione. Greenpeace: danni economici e sociali.


Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - L’innalzamento del livello del mare nel sud-est asiatico è a uno stadio più avanzato di quanto si pensasse. Lo dice un nuovo studio che, attraverso nuove immagini satellitari, riscrive il rischio dei cambiamenti climatici per milioni di persone in Paesi come Indonesia, Thailandia, Vietnam e Filippine.

La ricerca, pubblicata dall’istituto olandese Deltares, evidenzia come le proiezioni precedenti fossero imprecise: “La maggior parte dei modelli esistenti per la regione, e per la verità anche per il resto del mondo, erano basati su dati radar che non possono penetrare del tutto la vegetazione e quindi restituiscono una elevazione del terreno che spesso è più alta di uno o più metri”, ha spiegato a Channel News Asia Aljosja Hooijer, co-autore del report. “Se l'elevazione del terreno ipotizzata è alta, il risultante rischio di inondazione calcolato è basso”, ha concluso il ricercatore.

I rischi più elevati ricadono soprattutto sulle regioni tropicali dell’Asia. Se il livello del mare dovesse aumentare di un solo metro (eventualità che lo studio prevede che si realizzi entro il 2100), le persone che vivono in zone ad alto rischio di inondazione sarebbero 38 milioni in Vietnam, 28 milioni in Indonesia e 23 milioni in Thailandia, pari al 21% in più rispetto alle precedenti stime. L'impatto andrà a gravare sulle grandi città e le zone agricole, non solo sulle comunità costiere. Vaste aree di territorio potrebbero diventare inabitabili e improduttive, con conseguenze a cascata sul sistema produttivo alimentare. 

Ma “l'impatto dei cambiamenti climatici non è solo un problema ecologico. Anche l'economia ne uscirà devastata, creando di conseguenza problemi sociali a livello nazionale”, ha spiegato Tata Mustasya, stratega della campagna di Greenpeace per il clima e l'energia nel sud-est asiatico. Secondo le stime dell'organizzazione ambientalista, solo nelle aree urbane di Bangkok, Jakarta, Manila, Taipei, Seoul, Tokyo e Hong Kong i danni potenziali potrebbero ammontare fino a 724 miliardi di dollari.