Papa: continua la riabilitazione, ‘quanto prima’ il rientro in Vaticano

Difficile prevedere se, come qualcuno ha ipotizzato, sarà domani, mercoledì, il giorno del rientro, ricordando che ancora ieri nella dichiarazione della Sala stampa si affermava che “al fine di ottimizzare al meglio la terapia medica e riabilitativa, il Santo Padre rimarrà ricoverato ancora qualche giorno”.


Roma (AsiaNews) – E’ previsto “quanto prima” il rientro di papa Francesco in Vaticano. Lo si legge nella quotidiana informazione del direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, secondo il quale “il Santo Padre continua le cure previste e la riabilitazione, che gli permetterà quanto prima il ritorno in Vaticano”.

Difficile prevedere se, come qualcuno ha ipotizzato, sarà domani, mercoledì, il giorno del rientro, ricordando che ancora ieri nella dichiarazione della Sala stampa si affermava che “al fine di ottimizzare al meglio la terapia medica e riabilitativa, il Santo Padre rimarrà ricoverato ancora qualche giorno”.

Il Vaticano continua a raccontare di incontri di Francesco con persone ricoverate, a partire dai bambini del vicino reparto di Oncologia pediatrica, alcuni dei quali domenica gli erano accanto alla recita dell’Angelus. E oggi Bruni dichiara che “fra i tanti ammalati incontrati in questi giorni, il Papa rivolge un pensiero particolare a quanti, allettati, non possono tornare a casa: che possano vivere questo tempo come un’opportunità, anche se vissuta nel dolore, per aprirsi con tenerezza al fratello o alla sorella malati nel letto accanto, con cui si condivide la medesima umana fragilità”.

Il Vaticano continua intanto a rendere noti messaggi augurali inviati a Francesco, a partire da leader del mondo islamico come l’emiro del Qatar, il re Mohammed VI del Marocco e il primo ministro del Bahrein, Salman bin Hamad Al-Khalifa

A nome dell’International Jewish Committee on Interreligious Consultations, il rabbino David Fox Sandmel, ha reso noto di aver elevato «ferventi preghiere per una rapida e completa guarigione» del Papa.

Per il mondo cattolico, affetto fraterno e prossimità sono assicurati al Papa dalla Conferenza episcopale del Paraguay, riunita ad Asunción per la sua 230ma assemblea generale. In particolare, i vescovi paraguayani affidano Francesco alla protezione della Vergine dei miracoli di Caacupé.

Da parte sua il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangoon e presidente della Conferenza episcopale del Myanmar, scrive di “pregare affinché il Signore benedica” il Papa “con molti altri anni di vita piena di grazia, portando conforto al mondo ferito”. Il popolo birmano, aggiunge, “è profondamente toccato dalla costante cura pastorale” manifestata da Francesco “particolarmente nei momenti più difficili… portando all’attenzione» della comunità internazionale l’angoscia di questo nostro piccolo Paese”, nel quale “la mancanza di alimenti e di cure sanitarie minaccia” molte vite umane. “In due diocesi più di centomila sfollati dipendono totalmente dal sostegno della Chiesa. La situazione è molto delicata e in rapido aggravamento”.

Dall’ispettorato generale dei cappellani dei penitenziari italiani, infine, l’attestazione che “il mondo del carcere, detenuti, cappellani, suore, diaconi e volontari tutti” gli è «accanto con la preghiera incessante.