Seoul: solo due disertori dal Nord fra aprile e giugno

A causa della pandemia e delle restrizioni sui movimenti transfrontalieri è il numero più basso dal 2003 . In Corea del Sud i contagi sono in aumento. Il primo ministro ha chiesto di limitare gli incontri di gruppo a meno di quattro persone anche nelle aree intorno alla capitale.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Solo due disertori nordcoreani sono arrivati in Corea del Sud nel secondo trimestre dell’anno. Lo ha detto oggi il ministro sudcoreano dell’Unificazione, specificando che è il numero più basso dal 2003, cioè da quando il governo di Seoul ha cominciato a compilare i dati su chi fugge dal regime del Nord.

Il numero si è ridotto in modo drastico a causa della pandemia da Covid-19 e il conseguente rafforzamento delle restrizioni ai movimenti transfrontalieri: l’anno scorso nel primo trimestre si erano contati 135 disertori e solo 12 nel periodo tra aprile e giugno, mentre negli ultimi due trimestri rispettivamente 48 e 34 nordcoreani avevano attraversato il 38° parallelo. Nella prima parte del 2021 invece se ne sono contati 31. Prima della crisi sanitaria, in media più di mille le persone all'anno scappavano verso il Sud.

Oggi a Seoul i nuovi casi di Covid-19 sono scesi sotto i 1.600 ma le autorità temono che possano tornare a salire in concomitanza con le vacanze estive. Dal 12 luglio sulla capitale è stato imposto il livello 4 di distanziamento sociale, il più alto. Solo ieri sono state applicate le misure di contenimento dei contagi anche nelle altre regioni dopo che i casi di coronavirus sono aumentati anche nell’area non metropolitana.

Per evitare confusione e una nuova diffusione della variante Delta del virus, il primo ministro Kim Boo-kyum ha chiesto ai governi locali di limitare gli incontri di gruppo a meno di quattro persone in tutte le regioni.