Dhaka, Covid-19: mancano farmaci e posti letto in terapia intensiva
di Sumon Corraya

Gli ospedali del Bangladesh sono saturi: i morti sono circa 200 al giorno e la gente non riesce a comprare le medicine per curare i propri cari. In vista dell'Eid al-Adha, il governo ha allentato le misure di contenimento dei contagi. 


Dhaka (AsiaNews) - Il Bangladesh sta lottando contro una carenza di farmaci, ventilatori e posti letto nei reparti di terapia intensiva. A trovarsi in difficoltà sono soprattutto gli ospedali governativi, a cui si rivolge la maggior parte della popolazione perché più economici. Ma non ci sono le risorse per prendersi cura di tutti. Per esempio a Comilla, vicino alla capitale, ci sono 20 unità di terapia intensiva, ma circa 30 persone al giorno avrebbero bisogno di un posto letto. L’unica speranza della gente è che qualcuno muoia o guarisca dal coronavirus. La situazione è simile in tutti i 63 distretti del Paese. A Jhalokati, nel Bangladesh meridionale, l'ospedale statale di Sadar sta impiegando nove medici su 23. Le strutture sanitarie gestite dalla Chiesa locale si sono quasi tutte trasformate in ospedali per il Covid. 

A tutto ciò si aggiunge il problema di poter comprare le medicine: “In un giorno ho speso 10mila Bdt [circa 100 euro] per curare mia moglie affetta dal Covid. Non è possibile comprarne altre per mancanza di soldi”, ha raccontato ad AsiaNews un residente del distretto di Faridpur.

Solo ieri in tutto il Bangladesh si sono registrati 12.148 nuovi casi e 187 decessi. In vista dell’Eid al-Adha (la festa del sacrificio), il governo ha deciso di allentare le misure di contenimento dei contagi, per cui fino al 22 luglio centri commerciali, ristoranti e mercati del bestiame saranno aperti al pubblico. Gli esperti sanitari avvertono che in questo modo la situazione non potrà che peggiorare.