Indonesia-Timor Est, incontro sui crimini commessi durante l'occupazione

Venerdì prossimo a Bali i due presidenti discuteranno sul rapporto est-timorese, che accusa l'Indonesia di oltre 180 mila uccisioni tra il '75 e il '99. Il documento era stato presentato all'Onu il mese scorso dallo stesso presidente di Timor Est.


Jakarta (AsiaNews) – I presidenti di Indonesia e Timor Est si incontreranno questa settimana per discutere il rapporto di una Commissione est-timorese, che accusa Jakarta di numerose atrocità commesse durante il periodo di occupazione dell'isola. Fonti ufficiali hanno reso noto oggi che i colloqui si terranno venerdì prossimo, 17 febbraio, a Bali.

Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono doveva incontrare la controparte est-timorese Xanana Gusmao già il mese scorso; l'appuntamento era stato cancellato da Jakarta alcuni giorni dopo la presentazione del rapporto all'Onu.

Il documento, basato su 8 mila interviste, è il frutto dei tre anni e mezzo di lavoro della Commissione per la verità e la riconciliazione. In esso si documentano le violenze commesse dalle autorità indonesiane nel corso dei 24 anni di occupazione di Timor Est, ex colonia portoghese, che aveva ottenuto l'indipendenza nel 1974, ma fu invasa dalle truppe di Jakarta pochi mesi dopo. I militari hanno condotto torture e stupri, causando tra il 1975 e il 1999 - anno del ritiro - la morte di decine di migliaia di civili.

Il 20 gennaio a New York Gusmao ha presentato il rapporto al Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan. In quei giorni il portavoce del ministero indonesiano degli Esteri ha definito "non realistiche" le segnalazioni contenute nel documento. Il ministro degli Esteri, Hassan Wirayuda, ha spiegato che "l'incontro di venerdì mira a sentire lo stesso Gusmao sulla presentazione di quel rapporto all'Onu".

Nel tentativo di abbassare i toni il presidente est-timorese aveva spiegato, a gennaio, che scopo principale del documento è stabilire la verità su quello che è successo in modo che non si ripeta: "Le cifre non sono importanti, è importante la lezione".

Dal 1999 i due governi hanno portato avanti una politica di amicizia e riconciliazione, minimizzando sulle violenze avvenute prima dell'indipendenza e sul fatto che Jakarta non si è mossa per punire i responsabili di quelle azioni.

Il vescovo di Baucau, mons. Basilio do Nascimento, ha di recente espresso la necessità che venga fatta giustizia e la speranza che in nome della riconciliazione non si dimentichino le migliaia di vite umane perse durante l'occupazione.