Faisalabad: i buoni samaritani in aiuto ai poveri
di Shafique Khokhar

Il Good Samaritan Resource Center International è un’associazione che si occupa di aiutare chi vive momenti di difficoltà a causa del Covid-19. La storia di Binyamin, che aveva perso la sua attività di venditore ambulante di scarpe.


Faisalabad (AsiaNews) - Le restrizioni per contenere i contagi da Covid-19 hanno provocato seri danni economici in varie parti del mondo: dove i governi non hanno concesso aiuti finanziari, venditori ambulanti e lavoratori alla giornata sono precipitati nella categoria dei poverissimi. Ma in Pakistan un’associazione di “buoni samaritani” offre cibo e finanziamenti a chi ha perso il lavoro o non riesce a sostenere la propria famiglia. È la storia di Binyamin, 53 anni, che a Faisalabad faceva il venditore ambulante di scarpe, ma poi è stato costretto a svendere tutta la propria merce e chiudere l'attività. È solo grazie all’incontro con il Good Samaritan Resource Center International (Gsrci) se è riuscito a riprendersi l’attività. 

Trasferitosi con la moglie a Faisalabad più di 20 anni fa, Binyamin all’inizio lavorava nei cantieri edili, ma puntava a un’occupazione migliore per far sì che i suoi cinque figli potessero studiare. Così ha iniziato a risparmiare, e la moglie Bushra ha trovato lavoro come domestica. Messa da parte una piccola somma di soldi, Binyamin al principio ha comprato solo qualche decina di scarpe, finché non è riuscito a ottenere uno spazio fisso nei mercati settimanali. Ha poi ampliato l’attività comprando un risciò e vendendo le calzature anche in altre aree della città. 

Tutto stava andando per il meglio quando è scoppiata la pandemia da Covid-19. Gli affari sono calati, la moglie e i figli, che lavoravano nei catering per i matrimoni, sono tutti rimasti senza lavoro. Dopo aver svenduto la merce, Binyamin è stato costretto a vendere anche i mobili di casa per pagare affitto e bollette. Tornato a lavorare nei cantieri, riusciva a malapena a procurare due pasti al giorno per la sua famiglia. Per fortuna egli è venuto a conoscenza delle attività del Gsrci, presieduto da Rehan Masih, che a Faisalabd è chiamato “il buon samaritano”. L’associazione ha subito valutato la situazione d’urgenza: dopo aver sostenuto la famiglia con delle razioni di cibo, a Binyamin è stato concesso un prestito di un mese per ricominciare il suo lavoro di vendita di scarpe. “L’attività fiorisce di nuovo - dice ora - e per questo sono grato a Dio e al team del Gsrci”. 

Alcuni operatori dell’associazione hanno accompagnato Binyamin e la moglie a scegliere le nuove scarpe da vendere. Rehan Masih, parlando ad AsiaNews, ha detto che lui e la sua squadra sono “impegnati ad aiutare le famiglie povere e oppresse” e continueranno a farlo grazie all’aiuto dei donatori.