Miliardari e banchieri per decidere i parlamentari di Hong Kong

Nominati dall'esecutivo pro-Pechino 15 nuovi membri della potentissima Commissione elettorale che sceglierà 40 membri su 90 dell'Assemblea legislativa. Intanto la Cina vara nuove sanzioni contro cittadini Usa in risposta a quelle di Washington nei confronti dei responsabili della repressione a Hong Kong.


Hong Kong (AsiaNews) - Milionari, banchieri e il capo del sindacato filo-Pechino degli insegnanti: sono i nuovi nomi aggiunti per decreto al potentissimo Comitato elettorale di Hong Kong, l'organismo a cui la nuova legge elettorale “patriottica” assegna il potere di nominare ben 40 dei 90 membri del Legco, il parlamento locale. Con un decreto di una commissione guidata personalmente dal numero due dell'esecutivo John Lee, sono state promosse 15 figure: tra loro vi sono tra gli altri l'amministratore delegato di HSBC Asia Pacific Peter Wong, il miliardario Pan Su-tong (indicato in rappresentanza delle “associazioni di base”), l'industriale fornitore della Apple Yeung Kin-man. Per il settore educazione è stato scelto il presidente della Hong Kong Federation of Education Workers, Wong Kwan-yu, nonostante il suo sindacato sia minoritario rispetto a quello pro-democratici.

Queste figure entreranno direttamente nel Comitato elettorale, mentre gli altri membri dell'organismo di 1500 componenti verranno eletti a settembre da un numero ristretto di aventi diritto. Quanto al voto popolare secondo la nuova legge varata a marzo potrà designare solo 20 dei membri del Legco, mentre gli altri 30 saranno riservati ai rappresentanti delle professioni, anch'essi rigorosamente legati all'establishment. Appare chiara, dunque, la volontà dell'esecutivo di arrivare a un parlamento in cui le forze pro-Pechino abbiano una maggioranza schiacciante.

Nel frattempo ieri la Cina ha varato una lista di nuove sanzioni nei confronti di cittadini degli Stati Uniti in risposta al recente provvedimento analogo varato dalla Casa Bianca contro personalità legate alla repressione in atto a Hong Kong. Tra le figure colpite vi sono l'ex segretario al Commercio dell'amministrazione Trump Wilbur Ross e la responsabile per la Cina di Human Rights Watch, Sophie Richardson. La misura giunge alla vigilia del viaggio in Cina della vice-segretario di Stato Usa, Wendy Sherman.