Mandalay: due manifestanti uccisi dalla giunta militare

Secondo i testimoni, i soldati dell'esercito erano vestiti in borghese e hanno colpito a sorpresa. Quella di ieri era la terza manifestazione a Mandalay questo mese. Aumentano i casi di Covid-19. La situazione sanitaria è complicata dalle alluvioni dei giorni scorsi. Arrestati i medici che trattano i pazienti in maniera indipendente.


Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Ieri la giunta militare del Myanmar ha ucciso almeno due persone durante la repressione di una manifestazione anti-golpe a Mandalay. Lo hanno raccontato dei testimoni che sono riusciti a fuggire. Circa 20 persone si erano radunate vicino alla porta est del famoso tempio Mahamuni, quando all’improvviso degli agenti in borghese hanno sparato a tre persone. Una ragazza di 25 anni è deceduta sul posto, la morte di un uomo è stata confermata in un secondo momento, mentre il terzo sarebbe stato ferito e poi arrestato. 

“La ragazza è caduta davanti ai miei occhi. Non ho potuto salvarla, perché anch'io stavo correndo per la mia vita”, ha raccontato un testimone. I manifestanti erano membri del gruppo Mya Taung, che continua a organizzare manifestazioni pacifiche contro l’esercito nonostante vadano incontro alla repressione armata. Secondo alcuni membri dell’organizzazione, la violenza del Tatmadaw (l'esercito birmano) non avrà nessun impatto sulle loro attività: “Andremo avanti fino alla fine”, hanno affermato.

Questo mese a Mandalay si sono tenute altre due manifestazioni e almeno 8 persone sono state arrestate. Secondo i residenti, l'esercito ha posizionato soldati in borghese in luoghi pubblici come scuole, ospedali e pagode, per eseguire attacchi a sorpresa e scoraggiare l’opposizione.

Nel frattempo la pandemia da Covid-19 continua a imperversare, come i monsoni che hanno colpito il sud-est asiatico. Negli ultimi giorni le violenti piogge hanno provocato inondazioni in diverse aree, costringendo il personale sanitario a spostare i pazienti in luoghi asciutti attraverso strade allagate. Le immagini pubblicate dal Karen Information Center mostrano medici e infermieri che trasportano su letti di ospedale persone ancora attaccate alle bombole di ossigeno. 

“Le inondazioni che stanno sommergendo vaste aree del Myanmar orientale sono le peggiori degli ultimi anni e stanno causando ulteriore sofferenza alle persone già affette dal Covid-19”, ha dichiarato Joy Singhal, capo della Croce rossa in Myanmar.

Nell’ultima settimana si sono registrati più di 5mila nuovi casi al giorno, ma secondo il personale sanitario il numero di infezioni reale è molto più alto. Incapaci di mantenere il controllo sul Paese da quando hanno messo in atto il colpo di Stato del primo febbraio, i militari hanno arrestato i medici anti-golpe che trattano in maniera indipendente i pazienti affetti da Covid-19.