Jakarta: strutture cattoliche per l'auto-quarantena contro il Covid
di Mathias Hariyadi

Le suore di San Carlo Borromeo e i gesuiti accolgono le persone indigenti che non hanno altri luoghi dove restare in isolamento. Ieri registrati oltre 22mila nuovi contagi e più di 1.000 decessi.


Jakarta (AsiaNews) - Per aiutare le persone indigenti che non hanno luoghi dove restare in auto-quarantena contro il Covid-19, la comunità cattolica indonesiana ha messo a disposizione alcune delle sue strutture. Nelle parrocchie di Semarang e Yogyakarta (Giava centrale), i due centri gestiti dalle suore di San Carlo Borromeo accolgono gratuitamente centinaia di persone. “Grazie al sostegno dell’arcidiocesi di Semarang, abbiamo deciso di convertire la nostra Syantikara Retreat House e le sue 154 stanze in una struttura di auto-quarantena senza alcun pagamento”, ha spiegato ad AsiaNews suor Yustiana Wiwiek Iswanti, che opera a Yogyakarta.

“La priorità viene data ai poveri e agli operatori sanitari che normalmente sarebbero in prima linea per prendersi cura dei pazienti Covid negli ospedali”. A Semarang, invece, la struttura ha solo 32 stanze, per cui la priorità viene data ai più poveri.

I centri si sostengono grazie alle donazioni. Le suore di San Carlo Borromeo sono presenti in molte strutture sanitarie dell’Indonesia, ma gestiscono anche diverse scuole e centri educativi. “La maggior parte delle donazioni è arrivata da nostri ex studenti”, ha raccontato suor Franka, tesoriera della congregazione.

I gesuiti non sono da meno: nella provincia di Giava centrale anche loro hanno messo a disposizione le loro strutture in forma gratuita. “La sede è aperta a tutti indipendentemente dal loro background”, ha detto p. Yustinus Ardianto, che gestisce una casa pastorale nella capitale. “Chiunque è calorosamente benvenuto qui, ma soprattutto chi non ha nulla”.

Nonostante i casi di Covid-19 stiano diminuendo, ieri l'Indonesia ha riportato ancora oltre 22mila nuove infezioni e 1.568 decessi.