Madhya Pradesh: pastore cristiano picchiato da estremisti indù
di Nirmala Carvalho

Si era riunito in preghiera con altri tre fedeli quando gli aggressori ha fatto irruzione. Accusati di convertire i tribali con l'inganno. Global Council of Indian Christians: 'Dopo l'approvazione della legge anti-conversioni i cristiani sono stati presi di mira'.


New Delhi (AsiaNews) - Un pastore pentecostale è stato picchiato da un gruppo di estremisti indù. È successo nei giorni scorsi a Tichkiya, nello stato centrale del Madhya Pradesh. AsiaNews ha appreso oggi la notizia dal Global Council of Indian Christians (Gcic). L'uomo, di nome Bharat, e appartenente alla tribù Bhilala, si era riunito in preghiera con altri tre fedeli in un'abitazione quando i radicali indù hanno fatto irruzione. Essi hanno accusato il pastore di “adescare” la popolazione tribale con la fede cristiana. Dopo un’accesa discussione, gli estremisti hanno picchiato il rev. Bharat e vandalizzato il centro di preghiera. 

Sajan K. George, presidente del Gcic, ha detto che il pastore Bharat vive in povertà e non avrebbe mezzi per convertire con la forza o con l’inganno i tribali: “L’unica cosa che possiede è la buona novella, che dona liberamente a chiunque sia pronto ad ascoltarlo, per questo è stato preso di mira”. 

Nelle aree rurali c’è stato un aumento di attacchi contro i cristiani, dopo che anche il Madhya Pradesh ha approvato una legge anti-conversioni. Secondo i residenti locali, il provvedimento è utilizzato a scopo politico dai movimenti e i partiti che si rifanno alla Hindutva, ideologia che esaspera il nazionalismo indù. A gennaio un leader del Vishwa Hindu Parishad ha organizzato una marcia nella città di Jhabua, affermando che “gli indigeni creduloni si sono convertiti al cristianesimo e hanno costruito chiese su terreni tribali protetti”. Il leader Hindutva aveva poi chiesto che il governo registrasse tutte le attività di conversione e sospendesse i sussidi statali per i tribali convertiti. 

“Purtroppo i cristiani pentacostali sono diventati bersaglio di una violenta campagna in molti Stati indiani”, ha commentato George.