Corea del Sud: aumentano i senzatetto
di Theresa Kim Hwa-young

Il dato è il più alto dal 2001. Il Ministero della salute ha intenzione di creare nuovi centri medici e di assistenza gratuiti, ma secondo i critici servono misure più efficaci.


Seoul (AsiaNews) - Aumenta il numero di senzatetto nella Corea del Sud. Il Ministero della sanità e dell'assistenza sociale ha reso noto che sono 4722 le persone senza casa, di cui 2763 trovano rifugio nei 101 centri pubblici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il dato preoccupa perché è il più alto dal 2001. Rispetto alla statistica dell'anno scorso si è registrato un aumento di 256 persone, ma rimane più basso rispetto i dati della fine degli anni 90 quando il Paese ha sofferto la crisi economica: i senzatetto erano arrivati a 6300 nel 1999.

Secondo le autorità il dato però non è esatto: infatti molte persone che soffrono per malattie sono restie a fornire dati personali e gli stesso funzionari del Ministero hanno reso noto di aver perso le tracce di alcune persone che erano in cura l'anno scorso.

Il 77% dei senzatetto sono nelle due principali città sud-coreane: a Seoul se ne contano circa 3200, mentre a Pusan sono 460. Proprio nella capitale più di 1000 persone hanno sottoscritto un programma comunale per assumere nel campo delle costruzioni i senzatetto. Inoltre il ministero ha intenzione di rafforzare le misure per la salute di queste persone, con l'istallazione di punti di cura gratuiti. Secondo il Ministero circa il 40% dei senzatetto soffre di malattie croniche, alcolismo e problemi mentali. In questo momento i centri di assistenza gratuiti sono quattro, e l'unico per i problemi mentali è nella capitale. A gennaio un controllo su 1900 persone ha rivelato che il 12% dei senzatetto ha bisogno di urgenti trattamenti contro la tubercolosi ed altre malattie infettive.

"Il problema è che il governo non è in grado di fornire opportunità economiche e cerca solo di limitare i danni", denuncia Kim Jung-hyun, dell'associazione per la promozione dei diritti civili "Human Rights Coalition". Come altri critici, secondo Kim il governo di Seoul non sa gestire il problema, e l'aumento delle differenze fra ricchi e poveri creerà ulteriori problemi. "Il governo – continua - ha chiuso 9 dei 64 centri, e molte persone sono state costrette a riversarsi nelle strade. Ma potenziare i centri di accoglienza risolve solo in minima parte il problema. Siamo coscienti che il governo ha risorse limitate, ma è anche vero che non prende misure realmente efficaci".