Una persona transgender e due fratelli accusati di aver bruciato pagine del Corano. I tre fermati picchiati dai residenti locali; la polizia è intervenuta solo in un secondo momento. La legge sulla blasfemia continua a essere utilizzata per dirimere questioni personali.
Abbottabad (AsiaNews) - La polizia del Punjab ha arrestato tre persone perché accusate dalla popolazione locale di aver bruciato pagine del Corano. In un primo episodio una persona transgender, Qaiser Zada, è stata brutalmente picchiata ad Abbottabad (v. video) e solo in un secondo momento sono intervenute le Forze dell'ordine. A quel punto i residenti hanno accusato Zada di aver bruciato alcune pagine del libro sacro dei musulmani. Secondo un testimone, Faraz Pervaiz, che ha condiviso un video su Facebook, un mawlawi (uno studioso dell'islam) voleva intrattenere rapporti sessuali con Zada. Al suo rifiuto, il leader religioso ha radunato delle persone per picchiare il giovane, che è poi stato accusato di blasfemia dai locali.
Secondo quanto riferito da Raja Mehboob, vice sovrintendente della polizia lcoale, Zada da tre giorni si trova in custodia cautelare e dovrà presentarsi davanti a un magistrato per rispondere alle imputazioni.
Più tardi una folla si è radunata sulla strada che da Abbottabad va ad Havelian: alcuni hanno preso d’assalto la stazione di polizia urlando che gli venissero consegnati i prigionieri accusati di blasfemia. Gli agenti sono dovuti intervenire con gas lacrimogeni per disperdere gli assaltatori.
Episodio simile si è verificato con i fratelli Asif e Abdullah Fareed. Dopo che gli anziani e gli ulema del luogo hanno accusato i due di aver bruciato pagine del Corano è scattato l'arresto.
Secondo i dati raccolti dal Centro per la giustizia sociale, un gruppo umanitario pakistano, tra il 1987 e il 2017 almeno 1.549 persone sono state di accusate di blasfemia. I casi riportati prima del 1986 sono solo 14.