Colombo: aiuti finanziari per 15 ex tigri tamil
di Melanie Manel Perera

Hanno ricevuto circa 430 euro ciascuno dall'esercito dopo aver ricevuto il perdono presidenziale. Il pastore anglicano Marimuttu Sathivel critica l'iniziativa: "Questa non è libertà". Gli sfollati nel Nord del Paese continuano a rivendicare la terra sequestrata dai militari durante la guerra civile.


Colombo (AsiaNews) - Il comandante dell’esercito dello Sri Lanka ha concesso aiuti finanziari a 15 ex combattenti delle Tigri per la liberazione della patria tamil (Ltte). Il generale Shavendra Silva, capo di Stato maggiore della difesa, ha partecipato alla cerimonia di riconoscimento della grazie presidenziale, tenutasi l’ultimo giorno della festa buddhista del Vesak. Diversi comandanti e ufficiali hanno preso parte alla celebrazione a Jaffna, nel nord del Paese.

“Molto tempo fa vi siete uniti a una delle più spietate organizzazioni terroristiche del mondo”, ha esordito il generale durante la cerimonia. “Ora conoscete bene la gravità di quei vili atti criminali per i quali siete stati condannati. Noi non nutriamo rancore nei vostri confronti, pertanto ora è il vostro turno, dopo questo perdono presidenziale di mostrare al mondo che avete rifiutato la violenza. Vogliamo trattarvi da fratelli e dare il massimo sostegno alla vostra riabilitazione nella società”.

Gli aiuti finanziari per gli ex combattenti sono stati ottenuti grazie alle donazioni dell’attivista e filantropo Vamadevan Thyagendran, che è stato coinvolto nel progetto in collaborazione con il generale Jagath Kodithuwakku, comandante delle Forze di sicurezza.

Il responsabile del Movimento nazionale per il rilascio dei prigionieri politici, il sacerdote anglicano Marimuttu Sathivel ha espresso disappunto nei confronti dell’iniziativa: “Non mi piace per alcuni motivi”, ha spiegato. “Questa non è libertà. Adesso gli vengono dati dei soldi per diventare lavoratori autonomi? In carcere non hanno ricevuto nessun tipo di formazione. E non è giusto che sia stato il comandante dell’esercito a dare 100mila rupie [quasi 430 euro] ciascuno”.

Antony Jesudasan, attivista per i diritti umani, concorda: “Perché Thyagendran ha avuto bisogno dell’esercito? Poteva fare quest’opera di carità da solo. In realtà sembra esserci il tentativo di tenerli ancora sotto il controllo delle Forze di sicurezza”.

Jusedasan ha poi illustrato la difficile situazione politica nel Nord del Paese: “Nella provincia di Jaffna ci sono ancora campi di sfollati interni tamil. Molte famiglie stanno lottando per riavere le loro terre, di cui i militari si erano riappropriati durante la guerra”. Scoppiato nel 1983, il conflitto tra governo e separatisti tamil si è concluso nel 2009 con la sconfitta dei ribelli.