Jakarta: l'esercito abolisce l'umiliante 'test di verginità' per le donne
di Mathias Hariyadi

Le reclute non dovranno più sottostare a questa pratica traumatica per entrare nelle forze armate del Paese. Questa forma di violenza era stata denunciata più volte dagli attivisti per i diritti umani. L'Organizzazione delle donne cattoliche indonesiane: 'Gli abusi contro le donne vanno evitati in tutti i luoghi di lavoro'


Jakarta (AsiaNews) - L’esercito indonesiano non condurrà più test di verginità sulle reclute femminili. Lo ha riferito il capo dell'arma dell’Indonesia il generale Andika Perkasa, affermando che l’esame, introdotto nel 1965, è stato abolito anche nella marina e nell’aeronautica e che uomini e donne ora affronteranno lo stesso processo di selezione.

Conosciuto in Indonesia come “test delle due dita” per la modalità con cui i medici verificavano che l’imene fosse intatto, secondo l’esercito indonesiano serviva a determinare la moralità delle nuove reclute ed è poi stato difeso come esame per valutare la salute fisica delle donne. 

In realtà era una forma di violenza umiliante e traumatica che i gruppi che si occupano di diritti umani come Human Rights Watch hanno denunciato per decenni. L’Organizzazione mondiale della sanità aveva inoltre ribadito che per determinare le verginità di una persona questo tipo di esame non ha nessuna validità scientifica. La polizia indonesiana aveva abolito il test nel 2015.

La presidente dell’Organizzazione delle donne cattoliche indonesiane, Justina Rostiawati, ha espresso ad AsiaNews la propria gioia per la notizia: “Per anni ci siamo opposte a questa pratica violenta nei confronti delle donne”. Rostiawati è stata commissario per i diritti umani delle donne e ora presidente dell’associazione cattolica più antica in Indonesia. “Quando questa pratica è entrata in vigore le nuove reclute non potevano opporvisi”, ha continuato. “Gli abusi contro le donne dovrebbero essere evitati in tutti i luoghi di lavoro”.