Hanoi: la mancanza di acqua minaccia il Paese
di Tran Hung

Eventi climatici estremi hanno ucciso 39 persone nell'ultima settimana. Ogni anno almeno 9mila vietnamiti muoiono per la mancanza di acqua potabile e 250mila vengono ricoverati. La siccità prolungata ha danneggiato le colture. Il problema per gli agricoltori si fa ancora più forte a causa della pandemia.


Hanoi (AsiaNews) - Il Vietnam è tra i Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici e agli eventi estremi: gran parte dei problemi che dovrà affrontare nel prossimo futuro sono connessi con la disponibilità di risorse idriche. 

Dal 26 agosto i disastri naturali hanno ucciso almeno 39 persone e ne hanno ferite 64. Eventi climatici estremi hanno danneggiato quasi 70mila ettari di campi di riso e oltre 6mila ettari di terreni per la coltivazione degli ortaggi. Persi anche diversi capi di bestiame e distrutte almeno 200 case. 

Circa 13,6 milioni di vietnamiti non hanno sufficiente acqua potabile per le attività quotidiane. Se nelle città l’accesso all’acqua corrente è garantito al 90% della popolazione, nelle aree rurali 2,5 milioni di persone non ne hanno disponibilità. Secondo dati del ministero dell'Ambiente, ogni anno almeno 9mila vietnamiti muoiono a causa di strutture idriche di scarsa qualità e circa 250mila persone vengono ricoverate per problemi legati all’acqua contaminata.

Quest'anno la siccità ha provocato gravi danni alle colture. A essere più colpita è stata la provincia di Gia Lai, soprattutto il distretto di Krong Pa, dove la mancanza di piogge ha danneggiato oltre 16mila ettari di coltivazioni. 

Gli agricoltori hanno raccontato ad AsiaNews la difficoltà nel salvare i raccolti. Una famiglia di TĘ” Tung ha dovuto installare una pompa idrica per annaffiare le proprie risaie, ma è stato inutile: l’acqua non era sufficiente per irrigare tutte il terreno. “Anche in passato - dice la signora Vi - il clima era caldo, ma pioveva molto di più. Quest’anno la siccità è stata prolungata, abbiamo dovuto spendere un sacco di soldi di corrente elettrica per far andare la pompa e non è servito a niente”.

Secondo la Banca mondiale “la contaminazione dell'acqua è la più grande minaccia per l'economia del Vietnam”; se queste sfide non verranno affrontate, “entro il 2035 il Pil nazionale potrebbe ridursi di un 6% annuo”.

Il problema si fa ancora più sentire a causa della pandemia. Per alcuni vietnamiti, i raccolti sono l’unica forma di sostentamento in questo periodo. “Spero solo che piova presto così da permettere agli agricoltori di sopravvivere”, ha detto un residente della provincia di Gia Lai. Quest’anno egli ha ottenuto solo un quintale di mais dal proprio terreno; l’anno prima ne aveva raccolto quasi due tonnellate.