Pechino: "Preoccupati" per le violenze nel Baluchistan

Dopo l'omicidio di tre ingegneri cinesi, rivendicato da un gruppo armato che lotta per l'indipendenza, la leadership cinese chiede giustizia e sicurezza. Per il Pakistan è un "gesto compiuto da terroristi che vogliono dividere i due alleati".


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il governo cinese "è molto preoccupato" per l'omicidio di tre ingegneri cinesi nella provincia pakistana del Baluchistan e "chiede con forza ad Islamabad di consegnare alla giustizia gli assassini e garantire la sicurezza degli immigrati cinesi".

I tre ingegneri ed il loro autista pakistano sono stati uccisi ieri a Hub, 680 chilometri a sudest della capitale provinciale Quetta. Gli assassini, a bordo di tre motociclette, hanno crivellato di colpi l'automobile dei cinesi prima di darsi alla fuga. Mirak Baluch, portavoce del Baluchistan Liberation Army, un gruppo che lotta per l'indipendenza della provincia, ha rivendicato l' azione subito dopo la sparatoria.

Il presidente cinese Hu Jintao ed il primo ministro Wen Jiabao hanno ricordato ieri che migliaia di lavoratori di etnia cinese operano nella provincia ed hanno chiesto al presidente Musharraf di garantirne la sicurezza. Il ministro degli Esteri Li Zhaoxing ha chiamato durante la notte quello pakistano Khurshid Kasuri per presentargli le richieste della Cina.

Secondo fonti pakistane, i responsabili dell'attentato sono "terroristi" che mirano a "creare un fossato e dividere i due Paesi" storicamente alleati. L'incidente avviene infatti alla vigilia della visita in Cina del presidente pakistano: il viaggio, previsto per il prossimo 19 febbraio, conferma la fase positiva delle relazioni bilaterali tra i due Paesi, basate soprattutto sul commercio di armi.

Pervez Zahoor, capo della polizia provinciale, ha annunciato di aver effettuato 50 arresti nell'ambito dell'inchiesta ed ha "garantito la maggior sicurezza possibile" per gli abitanti e coloro che si trovano per lavoro nel Baluchistan.