Yogyakarta, nasce il gruppo di ex studenti di teologia: tra loro il card. Suharyo
di Mathias Hariyadi

Si chiama Ikafite e coinvolge chi ha frequentato i banchi dell'Università cattolica di Sanata Dharma. Il porporato: "Impegnamoci per contribuire al benessere della Chiesa indonesiana"


Yogyakarta (AsiaNews) – La facoltà di teologia riapre i battenti nella regione di Yogyakarta (Giava Centrale) e lo fa con una spinta nuova: quella del gruppo Ikafite, un forum di ex studenti che nei decenni scorsi ha frequentato il Dipartimento teologico dell’Università cattolica di Sanata Dharma (USD). Nato nel settembre scorso, il gruppo si pone come obiettivo quello di progettare insieme all'ateneo eventi e iniziative a favore della Chiesa cattolica e di tutta la società indonesiana.

“Abbiamo contattato migliaia di ex studenti e abbiamo chiesto loro di unirsi a questo forum per partecipare alle attività che da qui in avanti calendarizzeremo” ha detto Piet Lomena, capogruppo di Ikafite. La facoltà di teologia dell’Università di Sanata Dharma raccoglie la maggior parte dei seminaristi delle diverse congregazioni religiose dell'isola di Giava e delle diocesi locali di Semarang e Purwokerto. Ad oggi la facoltà ospita oltre 400 studenti, religiosi e laici. Nato nel 1967, il Dipartimento ha visto passare tra i suoi banchi alcuni personaggi illustri della Chiesa indonesiana come il card. Ignatius Suharyo, arcivescovo di Jakarta e presidente della Conferenza episcopale indonesiana, l’arcivescovo di Semarang Robertus Rubiatmoko e l'arcivescovo di Pontianak Agustinus Agus. Del gruppo Ikafite fanno parte anche decine di figure professionali che si sono distinte a vario titolo in diversi campi istituzionali e privati.

"Ci sarà sempre l'opportunità per Ikafite di contribuire in varie forme e azioni al benessere della Chiesa indonesiana, aiutando e generando benefici per la nazione, per i cattolici e per il popolo", ha detto il card. Suharyo nel suo videomessaggio trasmesso al gruppo. Dello stesso avviso anche A. Kunarwoko, ex alunno poi laureatosi all’Università di Roma: "Come cattolici indonesiani, siamo di fronte ad una costante sfida: contribuire allo sviluppo della nazione e del popolo”.