Homs, un soldato siriano e tre miliziani filo-iraniani morti in un raid israeliano

L’attacco ha colpito la regione di Palmira, centrando una torre di comunicazione e diversi obiettivi nell’area. Il sistema difensivo di Damasco ha intercettato diversi altri missili. Altre sette persone sono rimaste ferite. La scorsa settimana si era registrato un raid analogo nella zona, due i miliziani uccisi.


Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Nuovo raid dell’aviazione israeliana contro obiettivi sensibili nella provincia di Homs, nel centro della Siria. Secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (ong con base nel Regno Unito e una fitta rete di corrispondenti sul territorio), nell’attacco avvenuto ieri sarebbero morti un soldato dell’esercito di Damasco e tre combattenti filo-iraniani che operano sul suolo siriano a sostegno di Bashar al-Assad. Una nota dell’agenzia ufficiale Sana spiega: “Verso le 23.34 ora locale il nemico israeliano ha condotto un’aggressione aerea […] nella regione di Palmira, centrando una torre di comunicazione e diversi obiettivi nell’area circostante”. 

Il raid aereo israeliano - che ha sorvolato il triangolo di confine fra Iraq, Siria e Giordania - avrebbe centrato diverse posizioni iraniane attorno alla base aerea denominata T4, fra cui una torre di comunicazione. Le stesse fonti dell’Osservatorio aggiungono che la nazionalità dei combattenti filo-iraniani uccisi non è al momento nota e il sistema aereo difensivo siriano ha intercettato diversi missili prima che potessero raggiungere gli obiettivi prefissati. Altre sette persone, fra le quali tre soldati siriani, sono rimaste ferite. 

La scorsa settimana si era registrato un attacco analogo contro la base, sempre ad opera di caccia con la stella di David, nel quale erano morti due miliziani legati a Teheran, almeno sei i feriti. Israele conferma molto di rado i suoi attacchi nella vicina Siria, ma al contempo avverte che non permetterà a Damasco di diventare la testa di ponte delle forze iraniane, il suo nemico giurato.

In passato Israele ha compiuto numerose operazioni in territorio siriano e libanese, grazie al disco verde ricevuto dall’allora presidente Usa Donald Trump, che durante i quattro anni di mandato ha stretto una forte alleanza con il premier Benjamin Netanyahu. Solo in Siria, nel 2020 si sono registrate 50 operazioni contro obiettivi strategici secondo fonti militari israeliane. La situazione non sembra essere cambiata sotto la nuova amministrazione guidata dal democratico Joe Biden che sinora ha tollerato - se non autorizzato - le operazioni militari israeliane oltre-confine che in molti casi coinvolgono anche il territorio libanese.