Dhaka: diminuiti dell'80% i lavoratori che vanno all'estero
di Sumon Corraya

Il Bangladesh fa grande affidamento sulle rimesse dei migranti che trovano impiego nel Golfo o nel sud-est asiatico. Se fino al 2017 ogni anno usciva un milione di lavoratori, nel 2020 sono stati solo 200mila. Per traferire il denaro molti di loro ora si affidano a sistemi informali.


Dhaka (AsiaNews) - A causa della pandemia da Covid-19 il numero di migranti che ogni anno lascia il Bangladesh per andare a lavorare all'estero è diminuito dell'80%. Nel 2017 almeno un milione di lavoratori è andato in altri Paesi a cercare fortuna, secondo il Bureau of Manpower Employment and Training, un’agenzia governativa. Nei due anni successivi la cifra è scesa a 0,7 milioni e a 217.669 nel 2020, anno in cui è scoppiata l’emergenza sanitaria. Nel 2021 il numero è salito leggermente a 317.011. Il calo è stato determinato dalla contrazione dei mercati in Malaysia, Bahrain, Kuwait, Singapore e Arabia Saudita, dove i migranti bangladeshi trovano lavoro con più facilità. 

La questione è di primaria importanza perché almeno 10 milioni di lavoratori bangladeshi inviano rimesse dall’estero, contribuendo allo sviluppo economico della nazione. Quelli che sono tornati in patria ora faticano a trovare un nuovo impiego e stanno aspettando che l’economia riparta per tornare all’estero. 

Subroto Gomes, che lavorava come cuoco in Kuwait, era tornato a Dhaka dopo lo scoppio della pandemia. Ora sta aspettando una nuova lettera di assunzione: “Ho lavorato in un ristorante kuwaitiano per 10 anni, poi mi sono ammalato e sono tornato a casa”, ha raccontato ad AsiaNews. “Hanno assunto qualcun altro e io sto cercando in tutti i modi di tornare nel Paese del Golfo, ma non ho ancora ottenuto il visto”.

Il governo dice che la situazione sta cambiando. “Molti Paesi stanno revocando i divieti di ingresso imposti durante la pandemia”, ha spiegato Sahidul Alam, direttore generale del Bureau of Manpower Employment and Training. “Stiamo ricevendo sempre più richieste per i nostri lavoratori. L’Arabia Saudita ha riaperto i propri mercati e anche la Malaysia. Speriamo che presto seguano tutti gli altri Paesi”.

Negli ultimi cinque mesi le rimesse dall’estero sono calate, ha poi precisato la fonte di governo. Egli ha aggiunto che i lavoratori migranti preferiscono inviare soldi tramite l'hundi (un sistema di trasferimento di denaro informale basato sulla parola d’onore e conosciuto anche come hawala nel mondo islamico) anziché utilizzare le banche. Ma la ragione principale è che al momento i lavoratori tornati in Bangladesh non riescono ad avere indietro i loro precedenti impieghi. Secondo gli esperti, Dhaka dovrebbe cercare di fare più pressione sui Paesi vicini affinché ricomincino ad accogliere lavoratori bangladeshi.