Hanoi: inaugurata oggi una nuova linea metropolitana

La capitale vietnamita nota per il traffico di motociclette punta a ridurre l'inquinamento con la costruzione di altre 9 linee entro il 2030. Ma sarà difficile per i residenti separarsi dalle loro moto.


Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Oggi nella capitale vietnamita ha aperto la prima linea metropolitana urbana di fabbricazione cinese. Ad Hanoi circolano oltre 5 milioni di motociclette, ma, con la costruzione di altre 9 linee entro il 2030, le autorità locali puntano a ridurre il traffico e l’inquinamento per cui la città è nota.

Dopo anni di ritardi e quasi un raddoppio dei costi di produzione, il primo treno è partito dalla stazione di Cat Linh, vicino al centro, per iniziare un viaggio di 13 km verso Ha Dong, nell’est del Paese.

"Ho deciso di fare una prova perché ero curiosa", ha detto Nguyen Thi Thu all'AFP. "Sono molto felice di poter fare un giro dopo tutti i rinvii". La linea  ha richiesto un decennio per essere completata: colpevoli le interruzioni per problemi di sicurezza e i costi crescenti, che hanno fatto salire la spesa da 476 milioni a quasi 780 milioni di euro.

Hanoi, che conta 9 milioni di persone, è conosciuta in tutto il mondo per la densità di motociclette che riempiono le strade e scorrazzano mettendo in pericolo la vita dei pedoni.

Nel 2008 le moto che circolavano erano circa 2 milioni, una cifra salita a 5,7 milioni nel 2020. Anche il numero di auto nello stesso periodo è cresciuto a dismisura: da 185mila a 700mila.

L’unica altra forma di trasporto disponibile è l’autobus, utilizzato solo da un vietnamita su cinque. Il traffico, però, viene considerato dal dipartimento di protezione ambientale di Hanoi una delle principali fonti di inquinamento dell’aria della capitale. 

Secondo il funzionario del ministero dei trasporti Vu Hong Son la nuova metro urbana permetterà di affrontare molti di questi problemi, ma non è chiaro se i residenti si separeranno facilmente dalle loro moto, perché “ci vuole molto tempo per cambiare le abitudini della gente".