Uttar Pradesh: spari in un carcere in rivolta, ucciso un detenuto

I prigionieri protestavano per le loro condizioni dopo la morte di un altro compagno a causa della dengue. Accuse alla polizia che nega di aver sparato per riportare l'ordine. In tutta l'India è grave il problema del sovraffollamento delle carceri che colpisce una popolazione formata al 69,1% da persone arrestate in attesa di giudizio.


Lucknow (AsiaNews/Agenzie) - Nello Stato dell’Uttar Pradesh la morte di un detenuto in seguito a una ferita da arma da fuoco sta riportando in primo piano la questione delle condizioni delle carceri in India. Shiwa, un prigioniero rinchiuso nel carcere del distretto di Fatehgarh, è morto in ospedale dopo essere stato raggiunto da un proiettile domenica durante una rivolta dei detenuti.

I prigionieri stavano protestando per la morte causata dalla dengue di un altro loro compagno, Sandeep Yadav, avvenuta poche ore prima. I detenuti accusano di negligenza il personale della struttura. Domenica la tensione è degenerata in violenza con scontri nei quali vi sono stati anche numerosi agenti feriti. La polizia nega di aver sparato per riprendere il controllo della situazione, ma in un video lo stesso Shivam - prima di essere portato all’ospedale - diceva di essere stato raggiunto da una pallottola sparata da un agente. L’autopsia ha confermato il colpo di arma da fuoco come causa del decesso.

Il direttore generale delle carceri dell’Uttar Pradesh, Anand Kumar, ha disposto un’inchiesta sull’accaduto: “Chiariremo come l’arma è arrivata in carcere e chi ha sparato al prigioniero”, ha dichiarato.

La condizione carceraria è un grave problema sociale in India: gli ultimi dati ufficiali disponibili, relativi a fine 2019, parlano di 479mila detenuti a fronte di una capacità di 404mila posti. Il sovraffollamento è aggravato dal fatto che nel 69,1% dei casi si tratta di detenuti in attesa di giudizio, cioè persone che scontano in quelle condizioni una pena non ancora sancita da alcun processo. Il problema più grave è quello sanitario, come l’emergenza Covid-19 con numerosi focolai scoppiati nelle carceri indiane ha dimostrato. Ora la questione rischia di riproporsi nuovamente con la dengue.