Cina: il disprezzo per i diritti umani "potrebbe impedire i Giochi olimpici"

Lo afferma John Kamm, direttore esecutivo della Fondazione Dui Hua, che avverte: "L'immagine della Cina agli occhi del mondo è molto peggiorata: non era così dai tempi di Tiananmen".


Pechino (AsiaNews/Scmp) – La Cina "potrebbe non essere in grado di raggiungere gli obiettivi di politica estera che si è fissata né tanto meno sarebbe in grado di ospitare le Olimpiadi del 2008" a causa della situazione dei diritti umani sul territorio nazionale. Lo afferma John Kamm - direttore esecutivo della Fondazione Dui Hua, negli Stati Uniti – che ieri ha sottolineato, grazie a diversi sondaggi su scala internazionale, quanto sia peggiorata nel corso del 2005 l'immagine della Cina agli occhi del mondo.

"Cosa è andato storto?", si chiede l'attivista per i diritti umani. La risposta, egli dice, "è semplice ed ovvia. Nel corso degli ultimi 12 mesi si sono moltiplicati i casi di abuso dei diritti umani nel Paese". "L'immagine internazionale della Cina – continua – è in deterioramento e si sta scontrando con l'abilità del Paese di raggiungere i proprio obiettivi si politica estera: potrebbe arrivare fino a impedirle di ospitare dei Giochi olimpici di successo nel 2008".

Tra gli altri "obiettivi a rischio" vi sono l'abrogazione del bando sulla vendita delle armi da parte dei Paesi membri dell'Unione Europea e la possibilità di trovare un accordo sulle sanzioni commerciali da parte degli Stati Uniti.

Il Dipartimento di Stato americano pubblicherà nelle prossime settimane un rapporto sulla situazione dei diritti umani in Cina, che secondo Kamm sarà "il peggiore da molti anni a questa parte".

Per migliorare l'immagine internazionale della Cina, l'attivista chiede al presidente Hu Jintao di esigere le dimissioni dei dirigenti statali e del Partito che si occupano della sezione propaganda, perché "hanno condotto il Paese nel più grande deterioramento di immagine dai tempi della repressione del movimento democratico di piazza Tiananmen". Pechino dovrebbe inoltre "reintrodurre il sistema di riduzione delle condanne" e "rilasciare entro breve i prigionieri politici", una consuetudine per il governo che "è stata congelata nel corso di tutto lo scorso anno".

Kamm è stato il primo osservatore internazionale ad ottenere il permesso di partecipare come uditore a dei processi in Cina: la scorsa settimana ne ha osservato uno a Pechino, mentre lunedì scorso ha partecipato ad un'udienza della Corte di Guanzhou.

A lui e ad una lobby di imprenditori americani legati alla Dui Hua si deve la liberazione di molte personalità del dissenso.